Urbanistica e pratiche edilizie

STRUMENTI URBANISTICI E PRATICHE EDILIZIE SOGGETTE A TITOLO EDILIZIO SINGOLO, MA CON VALENZA URBANISTICA, COMPORTANTI VARIAZIONI PARZIALI ALLE PREVISIONI DEL VIGENTE STRUMENTO URBANISTICO GENERALE IN ITINERE. DETERMINAZIONI.
Con questo atto l’assessore all’Urbanistica, avv. Segalerba, chiede al Consiglio il consenso a nominare un consulente esterno all’amministrazione, individuato nel Presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova, per “correlare e coordinare tra loro tutte le pratiche urbanistiche attualmente in itinere presso i competenti uffici, onde permettere una valutazione complessiva delle previsioni progettuali contenute nelle stesse ed una lettura d’insieme dei progetti e dei risultati ad essi sottesi, al fine di stabilire il grado di incidenza urbanistica che le medesime comportano sulla pianificazione generale del Comune, non solo come previsione singola, ma soprattutto come previsione complessiva”. Non solo. Chiede anche il consenso a sospendere in via provvisoria e cautelativa due pratiche già approvate dal vecchio Consiglio Comunale (la ristrutturazione del “mare e Monti” e la revisione dei limiti delle aree cimiteriali) e ben sette pratiche approvate dal Commissario (tra queste l’edilizia convenzionata di  Caperana e Sampierdicanne, il progetto di interesse privato nella zona tra Via dei Velieri e Piazza Gagliardo, due interventi edilizi a S. Andrea di Rovereto, uno in Corso Buenos Aires e un progetto di posteggio privato ad uso pubblico in via Parma). La sospensione è motivata con la necessità di sottoporre anche queste azioni urbanistiche alla valutazione del consulente.
Il Consigliere Taccone chiede a quanto ammonta la spesa per la consulenza e quanto durerà la sospensione delle pratiche. L’assessore Segalerba non dà risposta precisa rimandando a successivi atti.
Su questa pratica la valutazione di Partecipattiva espressa dal Consigliere Taccone è articolata.
Non ci sarebbe nulla di male a nominare un consulente che aiuti l’amministrazione ad applicare il Piano Regolatore Generale (PRG). Un amministratore non deve essere necessariamente anche un tecnico. Non bisogna dimenticare però che il PRG attuale è ancora quello approvato dalla precedente Giunta Agostino, che la Giunta Poggi non ha voluto toccare (!). Ed è un atto tecnico redatto da tecnici e successivamente affidato alle valutazioni dell’Ufficio Tecnico del Comune, diretto dall’Arch. Valcarenghi. Perché pagare un ulteriore tecnico per fare quello che già altri hanno il dovere di fare? Forse non c’è fiducia nell’operato del Ufficio Tecnico comunale? In tal caso sono altri i modi in cui intervenire.
Oltretutto le nove pratiche sospese hanno avuto tutte il parere positivo di regolarità tecnica da parte del Dirigente Valcarenghi, che ben conosce il PRG.
Semmai stupisce la velocità con cui nei pochi mesi in cui c’è stato il Commissario quell’Ufficio sia stato capace di concludere l’iter di sette pratiche oggettivamente molto impegnative. In effetti durante la campagna  elettorale molti cittadini ci avevano espresso le loro forti lamentele sulle lentezze dell’Ufficio Tecnico: ci hanno detto che spesso occorrono moltissimi mesi per avere autorizzazioni apparentemente semplici. Ma questo è un altro discorso!
Il voto di Taccone non poteva che essere quello di astensione.