A proposito di servizio idrico

Riceviamo e pubblichiamo:

“Cari amici, venerdi scorso l’ATO di Genova ha riaffidato il servizio Idrico a Iride per 25 anni, su una bozza di nuovo piano d’ambito, con lavori fino a 25 anni,  comunicato ai Sindaci il 31
luglio. Ovviamente non c’è stata nessuna consultazione con le organizzazioni, nè possibilità di dibattito nei Consigli Comunali.
Il 7 Agosto si è imposto di votare insieme Piano d’Ambito e affidamento, un rappresentante di un Consiglio Comunale che è uscito dall’aula [Santa Margherita, ndr] l’ha definito una specie di voto di fiducia.
Io ho definito questa metodologia un’imboscata ( vedi articolo del Secolo) , in presenza tra l’altro di un enorme conflitto di interessi, dato che il rappresentante del Comuna di Genova (Comune che ha il 51% delle azioni di Iride insieme a Torino) ha partecipato al voto dell’ATO, senza neppure il buon gusto di uscire dall’aula.
Siamo di fronte, oltre alla mercificazione dell’acqua, a una lesione grave della democrazia,  purtroppo anche dai partiti del centrosinistra. Il conflitto di interessi in questo caso non è di Berlusconi, ma della maggioranza di centrosinistra di Genova, ma anche dei Comuni di Chiavari e Lavagna, che detengono azioni di Idrotigullio SPA.
Questa delibera di affidamento è chiaramente illegale: per la Comunità Europea, essendo Iride una società mista (con la presenza in Iride di privati, da Banca Intesa ai fondi Cayman ecc., da Veoli a Impregilo in mediterranea) è indispensabile una gara pubblica.
Bene ha fatto Antonio Bruno a dichiarare a TelePace che ci aspettiamo un’infrazione della Comunità Europea che annulli la delibera di affidamento e che stiamo valutando come  fare questa segnalazione all’Europa”
Antonio Lupo, portavoce del Comitato Acqua Pubblica della provincia di Genova