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Quale avvenire per il litorale di Chiavari? (porto: 2/4)

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Partiamo innanzitutto dal raddoppio del porto.
L’attuale porto in origine di quarta classe poi trasformato in porto turistico è una perla tra le strutture della città e porta annualmente nelle casse comunali un introito di circa 800 milioni. Il raddoppio sembra essere nell’ordine naturale delle cose. Esso è già costruito su tre lati: a mare esiste una diga foranea di tutto rispetto che non avrebbe necessità di ulteriori interventi se non di manutenzione mai realizzata in oltre 25 anni: a levante esiste l’attuale molo di sottoflutto mentre a nord l’attuale passeggiata eretta su massi di calcestruzzo a parete verticale su fondali di tre metri chiude da quella parte l’ambito portuale. Manca solo un nuovo molo che partendo dalla sponda destra del Rupinaro chiuderebbe un ampio specchio acqueo di superficie pari a circa una volta e mezza di quella del bacino attuale. Continua a leggere

Quale avvenire per il litorale di Chiavari? (1/4)

Pubblichiamo, in più puntate, uno studio del geometra Giuseppe Nattero, progettista e direttore dei lavori per la costruzione del porto, sulla risistemazione del fronte mare di Chiavari.

Studio sul litorale di Chiavari

Tutto il litorale di Chiavari riveste un interesse notevole nell’economia cittadina.
Come tutte le città della costa, ed in particolare nella nostra Liguria, lo sviluppo economico di una città è direttamente proporzionale alla superficie degli arenili ed alle attrezzature per il diporto nautico.
Chiavari invece, sfruttando la sua ubicazione ha sempre caratterizzato il suo sviluppo sul commercio e si è sempre distinta come città prettamente commerciale.
Solo all’inizio degli anni Sessanta, con l’amministrazione Gatti, si è iniziato a guardare verso il mare con la creazione di opere notevoli, quali la passeggiata mare e poi il porto turistico, opere che hanno profondamente mutato le caratteristiche economiche della città. Continua a leggere

Il fronte mare

Le opere pubbliche

Il fronte mare

Riteniamo che si debba avere un disegno complessivo di tutto il fronte mare dalla foce dell’Entella alla zona Preli. Il fronte mare è un confine naturale; possiamo trasformarlo da barriera a risorsa (confine permeabile). Il fronte mare può diventare l’asse di collegamento tra il parco fluviale e il parco di Portofino.
I lavori dovranno essere coordinati in modo da razionalizzare gli interventi, riutilizzare il materiale e abbattere i costi.

Entrando nei particolari:

  1. Opere di difesa del fronte mare
    Esistono già studi preliminari che permetterebbero di avere una spiaggia cinque volte più grande dell’attuale. Come noto tali studi propongono la realizzazione di una serie di pennelli perpendicolari alla costa, a partire dal Rupinaro fino alla zona estrema dell’area Preli. Tra un pennello e l’altro verrebbe realizzata una diga di sottoflutto che limiterà l’erosione delle spiagge consentendone l’ampliamento. Intendiamo portare a compimento tale progettazione e avviare la fase esecutiva, contestualmente agli altri interventi nel porto e nella colmata, in modo da riutilizzare il materiale. L’obiettivo non è solo di ampliare la spiaggia ma valorizzare l’offerta sia per i chiavaresi, sia per i turisti.
  2. Area Preli
    Intendiamo intervenire nell’intera zona per renderla fruibile, bella e ricca di servizi.
    Qualunque intervento terrà conto delle condizioni geologiche della collina delle Grazie, individuata come zona franosa ad alto rischio. Se si renderà necessario attiveremo una progettazione per la messa in sicurezza dell’intera area.Verificheremo quindi le proposte dei privati presenti nella zona Preli, relativamente alle aree di loro proprietà, in particolare della Fondazione Torriglia, per coinvolgerle nel disegno complessivo dell’area, insieme ai residenti, alle associazioni e alle strutture balneari che rendono vivo il quartiere. L’obiettivo prioritario è di consegnare alla città una zona che al momento è inaccessibile, con il prolungamento della passeggiata mare, ampie e curate zone per la balneazione, strutture ricettive, spazi per le associazioni e per la ricettività temporanea.
    Massima attenzione sarà data all’accessibilità sia in termini di viabilità che di parcheggi. Sarà anche realizzato un percorso ciclabile.
    Nell’area Preli insiste anche la Casa di Riposo “Torriglia” per la quale si intende favorire la costruzione di una nuova area per anziani non autosufficienti.
  3. Colonia Fara
    Per quanto riguarda questa importante struttura è urgente intervenire per una immediata salvaguardia e conservazione dell’edificio. Tale intervento sarà ovviamente finalizzato al recupero fruitivo e funzionale, nel contesto urbanistico in cui è inserito, attraverso l’inserimento di attività con valenza pubblica sia di tipo sportivo, sia di tipo formativo-culturale, nel massimo rispetto del vincolo monumentale a cui è soggetto ai sensi di legge.
    Essendo la Colonia Fara un edificio di forte valenza sia architettonica sia storica per la zona e per tutto il litorale di Chiavari, l’attività che dovrà essere inserita dovrà fare da motore per tutta l’area. È un contenitore fortemente simbolico, altrettanto forte e simbolico deve essere il suo impiego, una vera opportunità per Chiavari.
  4. Lungomare
    La Passeggiata a mare sarà riqualificata in tutta la zona oggetto dell’intervento di difesa a mare, contestualmente all’intervento stesso, con percorsi ciclabili, aree di sosta, spazi verdi filtro tra il traffico veicolare e quello pedonale, nuova pavimentazione e arredo urbano. Provvisoriamente saranno realizzati percorsi ciclabili in sicurezza, arredata ulteriormente l’area verde in via dei Velieri, con ampliamento del parco gioco. Anche nella zona di levante del fronte mare saranno realizzati percorsi ciclabili.
  5. Il porto
    Sarà oggetto di ristrutturazione nella parte di difesa a mare. Non è previsto alcun ampliamento strutturale. Si cercheranno di individuare invece le modalità per rendere fruibile il mare da parte dei chiavaresi che intendono accedervi con piccole imbarcazioni, gozzi, gommoni ecc. A questo proposito si individua l’area antistante a Piazza Milano come adatta allo scopo, nel momento in cui saranno ampliate le spiagge. Occorre ricordare che attualmente lo specchio acqueo antistante piazza Milano, all’ingresso del porto, è ai limiti di legge per quanto riguarda la balneazione.
  6. La Colmata e la zona degli stabilimenti balneari
    L’area della Colmata è quella in cui è più complesso intervenire.Attualmente vi sono presenti diverse importanti realtà: l’area del rimessaggio delle barche, i campi di calcio, la bocciofila e i numerosi parcheggi. In particolare le attività ludico-sportive sono quelle che rendono viva la zona. Ogni giorno infatti “vivono” la piazza centinaia di persone: molti anziani e molte famiglie trovano in questi spazi, un ambito di socializzazione che non deve andare perso. Al momento pertanto riteniamo si debba intervenire immediatamente con azioni di sistemazione provvisoria, riportando passeggiata a mare e pista ciclabile all’interno della Piazza a ridosso del mare e recuperando con verde e arredo urbano la zona vicino al mare. Anche la zona a est dei campi di calcio deve essere resa fruibile, con asfaltatura e arredo urbano. Per una nuova progettazione della Piazza riteniamo possano essere previsti spazi per il tempo libero, locali per le associazioni cittadine, attrezzature sportive, area gioco per l’infanzia, verde pubblico attrezzato, area per manifestazioni estive. I parcheggi potranno essere realizzati sotterranei, qualora fosse rimosso il vincolo di zona rossa nel piano di bacino.
    Nella progettazione complessiva di tutta l’area fino alla foce dell’Entella sarà previsto un ridisegno delle aree degli stabilimenti balneari in sintonia con le esigenze dei concessionari.

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