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ATP e LAMES – A quando la verità?

Uno degli argomenti di cui si sta’ dibattendo in questo periodo e’ la CONTINUITA’ di due aziende fondamentali per il Tigullio : LAMES ed ATP.

Entrambe le Società hanno richiesto il “Concordato Preventivo in Continuità” a causa di problemi finanziari, utilizzando una modalità resa disponibile recentemente.
E’ certo una cosa importante trovare il modo di risolvere la situazione finanziaria di queste aziende, ma crediamo sia ancor più importante trovare una risposta ad una domanda: ma esiste una vera possibilità che queste aziende possano continuare ad operare nel e per il Tigullio ?
E questo a salvaguardia dei posti di lavoro e delle necessità dei Cittadini?

Per dare una risposta a queste domande e’ importantissimo avere un Piano Industriale, serio e fattibile. E questa fattibilità e serietà e’ possibile verificarla solo se si analizzano, e comprendono, le motivazioni che hanno generato il pesante passivo finanziario oggi in essere.
Qualche dettaglio :

ATP

Durante la recente riunione dei capogruppo consiliari ed a fronte delle insistenze di Giorgio Canepa su quanto sopra e sul fatto di capire meglio le intenzioni della Regione Liguria in merito al riordino, promesso ma fino ad oggi ancora non svelato, del trasporto regionale,  il Sindaco Levaggi ha detto che anche lui vuole vedere queste cose e che non accetterà di versare somme aggiuntive in mancanza di chiarezza su cosa e’ successo e sulla disponibilità di un serio e fattibile piano industriale.

Invece la stampa ha riportato che sembra che il piano industriale  slitti ulteriormente e che i Comuni siano disponibili a versare le somme richieste. 

Speriamo che questo non sia vero, perché altrimenti confermerebbe i sospetti che Burlando e Fossati, non considerando in modo corretto il mantenimento dei posti di lavoro e le esigenze di servizio dei Cittadini, vogliano preparare il “look finanziario” dell’ ATP  per dare una miglior situazione a chi e’ già in attesa di acquisire l’ azienda.

LAMES

Poco dopo la riunione, Il Sindaco Levaggi ci ha informato che entro il mese di gennaio ci sarà una riunione con l’ azienda ed i loro consulenti per illustrare il piano Industriale.
Sarà vero, saranno (o vorranno essere) disponibili a spiegare quanto ho cercato di illustrare nella premessa ?

Il nostro consigliere Canepa è pronto a fare tutta una serie di domande, anche in relazione alle proprie esperienze professionali, e vedremo se esiste una vera intenzione di proseguire con l’attività dell’azienda nel Tigullio, o invece si vuole solo agire sul fattore finanziario, per poi …

Anticipiamo qualche domanda, in particolare su come si e’ generato il problema finanziario :

  • Da quando e in quanto tempo si e’ generato questo problema finanziario?
  • Quali ne sono le cause?
  • in particolare e’ necessario capire le possibili situazioni :
    1. Ci sono Clienti in sofferenza, e se sì perché , oltre al fatto di valutare se questi sono Clienti anche futuri
    2. I costi sono più alti dei ricavi (vendite in perdita), cosa importantissima per poi valutare se veramente le soluzioni ipotizzate nel Piano Industriale portino ad una profittabilità del prodotto. Profittabilità che rimando invariato il fatturato, non potranno altro che richiedere riduzioni nel personale
    3. Ci sono delle fatturazioni intercompany (tra consociate, visto che e’ una multinazionale), e queste sono fatte al giusto valore (non in perdita per la parte locale)
  • Il fatturato e’ praticamente “flat” (non cresce) negli anni. Ma sappiamo benissimo che i costi non rimangono fermi, anzi crescono almeno per l’ inflazione, quindi: come vengono compensati questi aumenti ? Con una riduzione del personale ?
  • Una delle più importanti azioni che possono essere fatte e’ quella di innovare il processo ed automatizzare maggiori porzioni dello stesso. Ma questo può avere due impatti : o un aumento della produzione, e quindi del fatturato, oppure una inevitabile riduzioni di spese (e questo potrebbe essere accettabile) ma soprattutto una riduzione di mano d’ opera e quindi di personale. Quale delle due verrà attuata?

Nessuna infrastruttura per Sampierdicanne

Come già detto, il Consiglio Comunale chiavarese ha respinto, il 26 febbraio 2013, la richiesta di Partecipattiva di approvare un progetto per le infrastrutture e i servizi del quartiere di Sampierdicanne da realizzare contestualmente all’approvazione del progetto Lames.

Abbiamo finalmente il verbale di quella seduta di Consiglio. Ecco come è andata la discussione in aula:

PRATICA N° 21: MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE GIORGIO CANEPA (PARTECIP@TTIVA) IN DATA 26/01/2013 INERENTE LA RILOCALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA DELLA SOCIETÀ LAMES S.P.A., CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A VIABILITÀ, INFRASTRUTTURE E SERVIZI DEL QUARTIERE DI SAMPIERDICANNE”.

VICE PRESIDENTE
Prego Dottor Canepa.

Cons. CANEPA Giorgio
Allora questa mozione è stata presentata immediatamente a valle di un emendamento che io avevo cercato di portare avanti in commissione per cercare di modificare un po’ quella che era la pratica della Lames: purtroppo l’emendamento non è stato accettato. Allora io ho presentato una mozione che porto all’approvazione del Consiglio con cui chiedo al Sindaco di impegnarsi a portare in approvazione in Consiglio Comunale, almeno nella stessa seduta in cui verrà proposta l’approvazione del nuovo Piano Particolareggiato dell’area Lames, un progetto esecutivo che ridisegni viabilità, infrastrutture e servizi del quartiere di Sampierdicanne.

Ora innanzitutto questo che cosa aggiunge? Aggiunge innanzitutto infrastrutture e servizi che sono stati cancellati completamente da quello precedente, ma mette anche un altro punto e dice “Non dobbiamo aspettare troppo, dobbiamo partire e farlo in modo contestuale”.

Se l’Amministrazione ha lavorato per mesi con la Lames per cercare di raffinare certe cose nel progetto della Lames, perché non ha fatto anche qualcosa per quanto riguarda viabilità, infrastrutture e servizi?

Anzi che cosa è successo? E’ successo che certe infrastrutture e certi servizi che prima erano previsti dal piano della Lames sono completamente spariti, non se ne parla neanche più, non si sa nemmeno dove metterli. Al loro posto però che cosa è stato messo? Un bel campo da tennis.

Quindi io ribadisco ancora che è importante pensare ai dipendenti della Lames, è importante pensare anche alla stessa Lames, ma è soprattutto importante pensare ai cittadini di questa zona, cittadini che oggi sono un certo numero, che nel prosieguo diventeranno ancora di più perché sto vedendo rilasciare permessi di costruire che vanno esattamente in quella zona. Che poi sia la conseguenza di un vecchio PUC, che sia perché erano state approvate dall’amministrazione precedente, per me non cambia assolutamente niente, saranno semplicemente nuove persone che si vanno a insediarsi in quella zona.

Quindi diventa sempre più importante parlare di viabilità e di infrastrutture e servizi e questo non chissà quando, ma contestualmente a quando vengono messe giù le cose.

A questo punto io non aggiungo altro, chiedo solo che si voti questa mozione con la coscienza di chi la voterà. Continua a leggere

A Chiavari si asfalta

A seguito di procedura di gara partirà l’ asfaltatura di alcune vie cittadine; mi sono fatto dare l’elenco delle strade interessate:

Giorgio Canepa

Giorgio Canepa

1) Rifacimento asfalto 3 cm, dopo scarnificazione, per circa 8.250 mq. – costo 112.000 € + Iva

  • Tito Groppo
  • C.so Millo (da vico dei Cogorno alla Piazza)
  • Piazza Caduti (carreggiata lato ponente)
  • Tratto via Pianello (incrocio via S. Chiara)
  • Via dei velieri

2) Rifacimento asfalto 10 cm., dopo scarnificazione, per circa 3.900 mq. – costo 156.000 € + Iva

  • Via Parma (da salita Chiesa Caperana a via Piacenza)
  • Via Piacenza
  • Via per Maxena (da via Sampierdicanne a salita Casaretto)
  • Viale Devoto (da via Entella a Villaggio Novelli)
  • Via Ri Alto (da civ. 19/A a Torre civica)
  • Varie vie cittadine …non ben identificate

3) Risagomature (tappare le buche) per circa 250 mq. – costo 50.000 € più’ Iva

4) Lavori vari, quali riposizionamento tombini – costo 16.000 €

A gara aggiudicata pare che si stia cercando di modificare gli interventi, ritardando quelli in via Tito Groppo e via Parma per il fatto che continueranno a passare i camion per l’ ampliamento del porto (che come ben sapete e’ stato spostato all’ autunno …speriamo); al loro posto hanno intenzione di inserire corso Assarotti.

Ma questa nota potrebbe servire anche per identificare altre situazioni di disagio, magari prioritarie a questi interventi: se ne avete segnalatele.

Giorgio Canepa

 

Un po’ cara questa pista ciclabile!

E’ notizia di questi giorni che la giunta comunale, avvicinandosi la scadenza elettorale, ha finalmente approvato il prolungamento della pista ciclabile del lungo Entella fino alle caserme.
Inutile dire che erano circa tre anni che ad ogni approvazione di bilancio quest’opera era sbandierata sui giornali dall’amministrazione come cosa fatta, mentre si è dovuto aspettare l’ultimo mese per vederne approvato l’impegno di spesa.

Sarebbe comunque una buona notizia se non fosse che la cifra impegnata per l’opera è decisamente molto elevata.

E’ proprio il caso di parlare di COSTO ASTRONOMICO per 650 mt di percorso ciclabile visto che la spesa ammonta a ben 480.000 euro, che significa 738 euro/metro.
Facendo delle ricerche in rete si trovano aziende che costruiscono percorsi ciclabile completi  a 110 euro/mt, e anche mettendocisi di impegno non si riesce a trovare aziende che propongano costi così elevati.

Sarebbe il caso che fossero rese pubbliche le offerte pervenute per quest’opera  per evitare ai cittadini di pensar male!

Resoconto dell’incontro pubblico dedicato al tema della MOBILITA’

Una città che si muove in un modo nuovo, diverso, che si lascia attraversare in bicicletta non solo nel tempo libero, ma per andare a scuola, per andare a lavorare, per fare acquisti, per fare sport e per accedere ai servizi. Un’amministrazione che getta le basi per una mobilità sostenibile, riorganizzando in maniera organica il trasporto pubblico, limitando l’accesso al centro e dotandosi in prima persona di mezzi a basso impatto ambientale. Una città che difende gli spazi pedonali, li incrementa moltiplicando così le occasioni di incontro e le iniziative culturali.

Inizia così la serata dedicata alla mobilità presentata da Corrado Bonifazi e Andrea Profumo, membri della squadra di  Partecip@ttiva responsabili dei progetti sulla Mobilità.

La scaletta della serata ha previsto 5 punti:

–      pedonalizzazione del centro storico

–      zone a traffico limitato (ZTL)

–      percorsi ciclabili

–      sicurezza stradale

I due relatori hanno affrontato queste tematiche cercando di instaurare con il numeroso pubblico presente, una discussione partecipata. Continua a leggere

Resoconto dell’incontro pubblico su CULTURA e TURISMO

Si è svolto venerdì sera il primo incontro di Giorgio Canepa e Partecipattiva con i cittadini, per confrontarsi sul programma elettorale. La serata è stata dedicata ai temi della cultura e del turismo.

L’impegno che Canepa sì è assunto fin da subito è quello di realizzare tutte le azioni e le iniziative necessarie per rendere piacevole vivere a Chiavari sia per il residente sia per il turista, anche al fine  di far ripartire lo sviluppo economico della città.

I presenti hanno condiviso questa linea generale ed hanno avviato un dibattito dal quale sono emersi i principali spunti programmatici.Chiavari, palazzo della cittadella

Primo fra tutti è quello di valorizzare il centro storico, attraverso l’avvio del recupero dei luoghi (Palazzo Rocca, Chiostro di San Francesco, Palazzo della Cittadella, Palazzo Torriglia) e la pedonalizzazione delle principali piazze e vie interne, con accesso consentito solo a residenti e mezzi pubblici. Continua a leggere

Il pressing dei chiavaresi costringe il Comune a modificare il progetto dell’autorimessa in piazza N.S. dell’Orto

Le 59 osservazioni sottoscritte da 255 firmatari sono sicuramente un successo di partecipazione di cui Partecipattiva è molto contenta, considerando quanti timori hanno da sempre i cittadini chiavaresi a mettere il proprio nome contro una iniziativa del sindaco Agostino.
I cittadini hanno dato il massimo per spiegare all’amministrazione quali sono i difetti del progetto di autorimessa interrata in Piazza N.S. dell’Orto; una mobilitazione che non ha precedenti nella storia amministrativa chiavarese. Una mobilitazione che porta un primo risultato significativo: il progetto viene modificato.

Il pressing dei cittadini costringe l’amministrazione a modificare il progetto ed accogliere l’istanza di salvaguardare “Viale delle palme”, come richiesto dai chiavaresi (anche se in aula è stato respinto un nostro emendamento che chiedeva certezze a riguardo di questo spostamento! Come dire che potrebbe ancora essere un trucchetto per tenere buona la gente)

Siamo soddisfatti? Solo parzialmente perché ci saremmo aspettati in realtà un altro tipo di annuncio.

L’amministrazione chiavarese infatti ha annunciato una modifica al progetto per il parcheggio interrato in piazza N.S. dell’Orto proprio lo stesso giorno in cui si sbloccano i 17 milioni di euro della vendita della Colonia Fara.

Quale annuncio ci saremmo aspettati? Siamo delusi perché pensavamo che l’arrivo di tutti quegli euro spingesse l’amministrazione ad abbandonare la strada dell’aiuto dei privati per sistemare l’arredo di piazza N.S. dell’Orto.

Ci saremmo aspettati che l’amministrazione ci dicesse: “Cittadini abbiamo i soldi per pedonalizzare piazza N.S. dell’Orto senza la necessità di dovervi fare sotto una autorimessa. Usiamo i soldi della Fara. Stop all’autorimessa sotterranea!”.  Infatti per rifare l’arredo della piazza e liberarla dalle auto posteggiate bastano meno del 2% dei 17,4 milioni che arrivano dalla Fara. Una quota assolutamente minima, che non intaccherebbe la possibilità di realizzare tutte le altre opere che il Sindaco ha annunciato e che libererebbe il Comune dal laccio che lo legherà per 40 anni ai privati che dovrebbero realizzare l’autorimessa. Il project financiing è uno strumento che utilizzano le amministrazioni che non possono spendere i loro denari. Ma nel caso di Chiavari in questo momento di denaro ce ne in abbondanza e quindi è logico non utilizzarlo.

Tra l’altro un annuncio di questo tipo (“Stop all’autorimessa interrata!”) sarebbe stato logico per un altro motivo.

L’amministrazione infatti ha appena finito di leggere le osservazioni che i cittadini hanno fatto sul progetto. Tra queste ce ne sono alcune, scritte da tecnici esperti, che mettono in guardia dai pericoli che l’intervento può generare per gli edifici che si affacciano sulla piazza, primo fra tutte proprio il pronao della cattedrale, che a detta dei tecnici ha una struttura molto delicata e a rischio crollo, se gli si scava così a ridosso (e tra l’altro la maggioranza ha respinto in aula un nostro emendamento che chiedeva garanzie assolute circa l’assenza di rischi per il pronao della Cattedrale). Continua a leggere