Archivi categoria: sociale

Beneficenza? No grazie, meglio il microcredito!

Leggo sul blog di Daniele questo modo intelligente di donare. Anzi di prestare: si chiama kiva ed è un sistema per permettere ad un donatore di finanziare uno specifico imprenditore nel Sud del Mondo, creando così un rapporto individuale tra i due, un po’ come avviene nelle adozioni a distanza. La cosa interessante è che la donazione non è a fondo perduto ma è un prestito che nel tempo sarà ripagato. Si possono fare donazioni a partire da 25$.

I mercoledì di Partecipattiva: educazione fisica e sport

Sapete qual è la più grande emergenza sanitaria in Europa ed in Italia?

Non è l’AIDS, non è l’influenza aviaria, non è una malattia esotica. La più grande emergenza sanitaria è data dalle conseguenze delle dipendenze, dell’obesità, della vita sedentaria, degli stili di vita scorretti, e il costo, non solo economico, grava su tutti noi. La risposta più efficace a questi problemi è la prevenzione, e l’attività fisica, insieme con l’educazione, giocano un ruolo fondamentale a questo proposito. Continua a leggere

Cooperazione

Piano Regolatore Sociale -> Linee operative -> Le uguali opportunità

Cooperazione

Cooperazione vuol dire innanzitutto integrare le politiche amministrative con quelle di tutto il territorio. Non ha senso continuare a percepirci come entità distinte, in un contesto territoriale che vede Chiavari, Lavagna, Cogorno, Carasco e Leivi essere di fatto un tutt’uno geografico ed economico. Il nostro sforzo andrà quindi nella direzione di definire protocolli e accordi che ci consentano di essere in sinergia con le altre realtà amministrative, per valorizzare le risorse di ciascuno a vantaggio di tutti.
Vogliamo inoltre continuare ad interessarci ai temi legati ai processi di globalizzazione ed alla mondialità, in particolare collaborando e sostenendo l’esperienza del commercio equo e solidale, da molti anni presente in modo significativo nella nostra città.
Confermiamo anche la volontà di sostenere progetti e interventi nei paesi in via di sviluppo, con risorse recuperate dal bilancio comunale, come previsto dalle vigenti leggi statali. Particolare attenzione vogliamo porre alle recenti esperienze innovative di cooperazione internazionale che coinvolgono anche gli enti locali.
Pensiamo di aderire al Coordinamento “Enti locali per la Pacericonoscendo la pace quale diritto fondamentale delle persone e dei popoli. Già alcune iniziative recenti sono state realizzate e sostenute dall’amministrazione precedente. Intendiamo continuare e rafforzare questo impegno ‘dal basso’ sui temi della pace, in particolare proponendo momenti di informazione, di approfondimento e di diffusione di esperienze di ‘costruzione di pace’ in zone segnate dal conflitto armato, e realizzando eventi in collaborazione con enti, scuole e associazioni interessate.

Ci proponiamo in particolare di realizzare:

  1. una rete di accordi con i Comuni limitrofi, per sperimentare nel concreto la “Città dell’Entella”;
  2. un gemellaggio con un’amministrazione di un altro paese, puntando all’evoluzione in accordi di cooperazione e partenariato internazionale;
  3. attività di studio, di ricerca, di scambi di esperienze, di informazione e di divulgazione, volte a promuovere l’unità e l’identità europea, l’estensione del concetto di cittadinanza e la partecipazione ai processi istituzionali a tutti i livelli;
  4. interventi di cooperazione internazionale con Paesi in via di sviluppo indirizzati allo sviluppo umano sostenibile su scala locale, al rafforzamento democratico delle istituzioni locali e della società civile, alla ricostruzione e alla riabilitazione in seguito a calamità e conflitti bellici, al rafforzamento dei processi di pace, al rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

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Inclusione sociale (povertà, carcere, marginalità)

Piano Regolatore Sociale -> Linee operative -> Le uguali opportunità

Inclusione sociale (povertà, carcere, marginalità)

Le azioni di lotta alla povertà, per emanciparsi dalla natura meramente assistenzialistica, necessitano di essere inquadrate in una dimensione di ampio respiro, che promuova e finanzi un sistema integrato di interventi economici a sostegno dei redditi bassi, di promozione degli inserimenti lavorativi, di connessioni con le politiche abitative.
Affrontare all’interno del Piano Regolatore Sociale la questione “carcere” e, in senso più lato, la questione relativa alla condizione di privazione della libertà personale, rappresenta una sfida e una necessità inderogabile. Significa affrontare il tema dell’esclusione sociale nella sua forma forse più “sintetica” e drammatica: perché le carceri sono sempre più affollate e sono spesso causa di malattia, morte, suicidio e perché la popolazione detenuta, o condannata a pene alternative, è sempre più costituita da fasce marginali e deboli (immigrati, tossicodipendenti, malati psichici, malati in generale, poveri), dunque da quelle stesse fasce che impongono politiche sociali forti di prevenzione, sostegno, inclusione sociale. In quanto tali i carcerati sono portatori di diritti da salvaguardare e promuovere, attraverso politiche di promozione e sviluppo di azioni congruenti, nel campo del lavoro, della casa, della salute, della formazione, finalizzate a ridurre la discriminazione e favorire il reinserimento sociale, costruire opportunità, valorizzare competenze personali e di gruppo, realizzare obiettivi di prevenzione, ridurre la recidiva.
Le persone in stato di grave emarginazione sono quelle la cui voce è da sempre meno ascoltata, poiché, a causa dell’estrema povertà materiale e simbolico-esistenziale, non hanno accesso ai canali di rappresentanza sociale, non costituiscono “gruppo”, non esprimono autonomamente istanze forti e visibili in merito alla propria promozione sociale.

Ci proponiamo di:

  1. fare una revisione delle procedure per le richieste di contributi, per garantire maggiore equità e facilità di accesso;
  2. attuare misure di contrasto alla povertà per i cittadini in condizioni economiche svantaggiate;
  3. sostenere le iniziative di risocializzazione, sportive, ricreative e culturali in atto o da porre in essere per migliorare le condizioni di permanenza dentro il carcere;
  4. realizzare interventi di inserimento lavorativo nell’ambito delle misure alternative al carcere rispetto alle pene detentive;
  5. realizzare interventi per la tutela dei diritti essenziali di cittadinanza delle persone in condizione di grave emarginazione, con particolare riferimento al diritto alla sussistenza, alla salute, all’alloggiamento, al lavoro e all’accesso ai servizi.

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Integrazione per le persone immigrate

Piano Regolatore Sociale -> Linee operative -> Le uguali opportunità

Integrazione per le persone immigrate

Non è compito del comune intervenire nelle leggi sull’immigrazione, però bisogna prendere atto che il fenomeno esiste, è in crescita e crea problemi di sicurezza e di sfruttamento.
La strada dell’integrazione, attraverso strumenti di incontro e di conoscenza reciproca tra le culture permette lo scambio e l’abbattimento della diffidenza. In quest’ottica è necessario fornire strumento di accoglienza alle comunità di immigrati perché possano conoscersi, avvicinarsi ai chiavaresi e attivare un sistema interno di controllo e prevenzione della criminalità.

Le nostre proposte:

  1. strumenti di incontro e di conoscenza reciproca tra le culture che permettano lo scambio e l’abbattimento della diffidenza;
  2. strumenti di accoglienza alle comunità di immigrati perché possano conoscersi, avvicinarsi ai chiavaresi e attivare un sistema interno di controllo e prevenzione della criminalità;
  3. sostegno agli sportelli immigrati.

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Uguali opportunità rispetto alla condizione psico-fisica (disabilità, non autosufficienza)

Piano Regolatore Sociale-> Linee operative -> Le uguali opportunità

Uguali opportunità rispetto alla condizione psico-fisica (disabilità, non autosufficienza)

In tema di pari opportunità, con particolare riferimento alla condizione psico/fisica, le direttrici a cui si è fatto e si fa riferimento sono essenzialmente due:

  1. una relativa all’area dei diritti di cittadinanza;
  2. l’altra riferita a tutti i servizi sociali e socio sanitari il cui obiettivo è il rispetto della dignità della persona umana.

All’interno del Piano Regolatore Sociale si colloca altresì un’azione sinergica tra tutti gli attori del sistema, cioè tra tutti coloro che possiamo definire testimoni privilegiati del mondo della disabilità: le istituzioni, le rappresentanze degli utenti, le associazioni di volontariato, gli enti di riabilitazione.

In particolare intendiamo procedere con:

  1. sostegno ai servizi diurni gestiti dal volontariato;
  2. incremento dell’ offerta di trasporto pubblico per disabili;progettazione del sito internet del Comune di Chiavari secondo criteri di accessibilità ai sensi della legge;
  3. progettazione di un servizio di assistenza fiscale e di informazione.

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