Che strana la politica!

In modo del tutto imprevisto ed assolutamente senza esperienza specifica mi sto confrontando con la politica di una città come Chiavari che nell’ambito della complessità della società odierna, ha sicuramente problemi decisamente inferiori rispetto a quelli della media delle città italiane e forse il suo unico vero problema è di avere paura di aprirsi al futuro ed ai giovani.
Il Sig. Podestà, nel suo articolo post consiliare dal titolo “la maggioranza bulgara di Agostino” si meravigliava del mio comportamento in consiglio ed affermava che “il rapporto tra il leader di Chiavari avanti così ed il nuovo movimento (Partecipattiva) è più solido di quanto sembrerebbe in apparenza”
Proprio in questi giorni la Prof.sa Mignone il cui gruppo in campagna elettorale aveva affermato che mai si sarebbe alleata con Partecipattiva (nessuno lo aveva chiesto) esprime su Menabò tutte le sue perplessità per il mio atteggiamento in Consiglio, lamenta l’assenza del mio contributo al centro sinistra e si domanda se a questo punto non ci fossero degli accordi pre-elettorali tra Agostino e Taccone.
Viste la mia suddetta inesperienza politica mi sono chiesto: cosa ho mai fatto? Ho votato delle cose ovvie e soprattutto volute dalla cittadinanza. No, mi viene precisato, dovevi semmai astenerti perché la minoranza (a questo punto non posso chiamarla opposizione) in politica non può votare in sintonia con la maggioranza. Non capisco e vorrei che qualcuno me lo spiegasse. Forse nessuno riuscirà a farlo, penso nemmeno la Prof.sa Mignone che, in modo molto fantasioso, prima dichiara che non si alleerebbe mai con noi, poi si lamenta perché non ha avuto il nostro contributo ed arriva persino ad insinuare l’esistenza di accordi misconosciuti con Agostino (che per altro smentiamo in maniera categorica). Continuo a non capire. Partecipattiva ha più volte affermato che non si identifica in nessuno dei gruppi politici esistenti e non ha intenzione di stringere accordi politici precostituiti con nessuno ma collaborare all’attuazione di punti programmatici che possano portare reali vantaggi alla cittadinanza.
A questo punto, si sono chiesti la Prof.sa Mignone e chi la pensa come lei perché oltre il 60% degli elettori Chiavaresi non ha votato i partiti tradizionali? Forse no…
In una situazione politica nazionale caratterizzata dall’esasperata conflittualità, dove tra maggioranza ed opposizione non si riesce a trovare mai accordo, l’enorme numero di politici – servono tutti? – che ci rappresenta con costi e privilegi inaccettabili, sono pagati quasi esclusivamente per litigare in quanto i continui contrasti portano sicuramente all’immobilismo. Almeno in sede locale non potremmo cominciare a dare un esempio diverso?

Cordiali saluti
Agostino Taccone