Il Piano regolatore sociale: criteri guida

I criteri guida del Piano Regolatore Sociale di Chiavari devono essere dieci:

  1. la centralità della persona, per organizzare le politiche e i servizi a partire dalla domanda e dai bisogni, e per coinvolgere direttamente i cittadini – utenti nelle scelte che li riguardano;
  2. l’integrazione ossia l’accoglienza, compresenza, la mutua accettazione, il reciproco cambiamento, e la cooperazione di soggetti diversi, attraverso un consenso sempre più partecipato;
  3. la responsabilità sociale ossia la necessità di individuare e indicare ruoli e competenze di tutti i diversi soggetti coinvolti nel nuovo disegno della città, partendo dall’Amministrazione Pubblica fino al singolo cittadino;
  4. la solidarietà ossia il lavoro condiviso, finalizzato al bene comune, non nella logica di mutualità, ma nella sua relazione con la responsabilità e l’efficienza. Non ci può essere sviluppo economico senza coesione sociale e viceversa;
  5. la trasparenza ossia la necessità di individuare preliminarmente sia gli obiettivi del Piano e la sua articolazione, sia i criteri di valutazione, misurazione ed efficacia delle diverse azioni e dei servizi ad esse collegati;
  6. la governance ossia lo stile di governo che prevede la cooperazione e l’interazione di tutti i soggetti, pubblici e privati, chiamati ad assumere decisioni;
  7. la sussidiarietà ossia la fiducia nella libertà, nella dignità, nella capacità del singolo cittadino e dei gruppi rappresentativi di costruire percorsi di partecipazione politica e amministrativa;
  8. la partecipazione ossia l’individuazione di nuovi modi, non strumentali o episodici, di appartenenza alla “città”, in modo che essa sia uno spazio in cui ciascuno si senta incluso e possa vivere, godendo dei benefici della convivenza ed esercitando le proprie responsabilità;
  9. l’equità e i diritti ossia il riconoscimento preliminare e fondante della necessità di tutelare i diritti inalienabili di tutti i cittadini, per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali;
  10. la qualità ossia la necessità di individuare preliminarmente dei criteri, oggettivi e condivisi, di valutazione, misurazione ed efficacia delle diverse azioni e dei servizi ad esse collegati, che possano essere adottati e riconosciuti da tutti i soggetti coinvolti nella costruzione del Piano Regolatore Sociale.

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