Proposta di modifica dello statuto comunale

Pratica 6
STATUTO COMUNALE – MODIFICA.

La pratica è già passata in commissione e quindi non c’è discussione ma solo dichiarazione di voto.

Agostino Taccone premette le scuse per non aver potuto partecipare alla commissione ma sottolinea che non è corretto convocare d’urgenza una commissione per mettere in discussione lo statuto comunale, per di più in un orario in cui le persone sono solitamente al lavoro. In seguito dichiara la ferma opposizione di Partecipattiva a questo cambiamento che è meticoloso nel rimuovere tutti gli strumenti che permettono ai cittadini di partecipare all’amministrazione della città.

Pelizza sottolinea che non è corretto che ogni amministrazione modifichi lo statuto appena insediata. Forza Italia approva l’idea di un alleggerimento degli obblighi dell’amministrazione ma nutre dei dubbi sull’introduzione della maggioranza assoluta invece della maggioranza dei 2/3 e sulla facilitazione della rimozione del presidente del consiglio.

Interviene il sindaco come capogruppo, dicendo che l’introduzione di quelle modifiche è necessaria perché le precedenti modifiche allo statuto non erano democratiche. Contesta quindi la lettera aperta inviata da Taccone ai consiglieri in difesa delle consulte, accusandolo di sostenere una “democrazia d’elite” in cui piccoli gruppi decidono per tutti ignorando il parere espresso col voto dai cittadini.
Sostiene poi che il referendum abrogativo non sia democratico e che comunque sia è previsto solo per le norme nazionali. Inoltre sottolinea l’assurdità di permettere la partecipazione ad un referendum abrogativo delle persone che non risiedono nel territorio del comune, perché questa possibilità aprirebbe la porta alla compravendita del voto. Attacca quindi i costi, sostenendo che i cittadini siano stufi di spese inutili, ed ancora attacca la cultura fondata sulla pace, sostenendo che si tratti di parole vuote.

Rezzoagli, a nome dell’Ulivo, legge una dichiarazione in difesa dello statuto precedente

Viene quindi messa al voto una serie di emendamenti alla pratica, secondo le proposte emerse in commissione. Gli emendamenti vengono tutti approvati.

La pratica approvata dal consiglio ma con maggioranza semplice e non dei due terzi (Mignone per Chiavari e Ulivo votano contrari, Forza Italia si astiene) e quindi per ora le modifiche allo statuto non sono approvate (ma potranno essere sottoposte ancora in consiglio).