Stop al Park dell’Orto: difficoltà procedurali insormontabili

Il parcheggio interrato in Piazza N. S. dell’Orto non si fa: la Provincia ha  bloccato l’iter per la sua realizzazione.
Cosa ci fa dire questo con certezza?
La lettera inviata dal Settore Pianificazione Generale della Provincia al Sindaco Agostino si conclude con queste precise parole: “il procedimento amministrativo di approvazione della variante urbanistica è interrotto”.

Gli elementi più importanti che hanno portato a questa conclusione sono messi nero su bianco dal dott. Lombardi, dirigente provinciale del settore. Alcuni di questi sono stati denunciati fin da subito da Partecipattiva e da molti chiavaresi, attraverso le tante osservazioni inviate al Sindaco.

Il primo problema evidenziato è che prima di approvare la variante urbanistica, che sottende al progetto, dovrebbe essere variato il piano di Bacino del Rupinaro: ma per variare il piano di Bacino occorrerebbe per prima cosa eseguire i lavori al ponte in via Castagnola che sono compresi nel progetto del park. Ma senza la variante approvata il progetto non può partire!

Un altro punto critico è nella relazione geologica presentata dal Comune che è incompleta: manca la valutazione della compatibilità del park con il contesto in cui lo si vuole inserire e soprattutto manca tutta la documentazione di analisi degli aspetti sismici. Anche Partecipattiva ha sempre sostenuto che è necessario uno studio approfondito sull’impatto del park sugli edifici che si affacciano sulla piazza prima di iniziare i lavori e non durante come avrebbe fatto  il Sindaco.

Ma il punto che blocca irrimediabilmente l’opera è di natura strettamente tecnica. La modifica al Piano Regolatore nell’area della piazza consiste in un comma che cambia la classificazione urbanistica della piazza stessa; questo comma fa riferimento al progetto, che però non è ancora stato approvato! Se il progetto sarà valutato dopo la variante urbanistica, come può la variante urbanistica fondarsi sul progetto? In sostanza: viene prima l’uovo o la gallina?

Infine il dott. Lombardi cita due aspetti che Partecipattiva ha sempre messo in evidenza: il progetto non rispetta il piano del verde provinciale e manca l’interesse pubblico.

Ulteriori elementi critici emergono anche da un’altra lettera: quella del dirigente Ramella, responsabile provinciale del piano di bacino. Ramella mette in serio dubbio che l’intervento sul ponte di via Castagnola migliori le condizioni idrogeologiche, in particolare per le zone limitrofe al ponte stesso.

A tutte queste indicazioni tecniche della Provincia Agostino non ha saputo replicare, se non facendo della sterile polemica politica, dimostrando ancora una volta di essere in serie difficoltà.

Partecipattiva e i chiavaresi invece esultano. Lo spettro del mostruoso park interrato rimarrà solo un brutto ricordo.