Verso una legge sulla partecipazione in Toscana

La Regione Toscana è la prima regione italiana ad elaborare un testo di legge per favorire la partecipazione alle scelte politiche regionali e locali.
Al termine di un processo partecipativo durato due anni, il 30 luglio scorso la Giunta Regionale ha licenziato il testo definitivo dell proposta di legge che sarà oggetto della discussione in Consiglio.
Quali i punti forti della proposta di legge?
Sicuramente il fatto che la legge affronti il problema della democrazia partecipativa come forma ordinaria di governo in tutti i settori e in tutti i livelli amministrativi rappresenta un passaggio strategico fondamentale, perchè impone una radicale trasformazione nel funzionamento dell’amministrazione locale e perchè favorisce il passaggio dell’azione partecipativa da questioni puntuali a questioni più generali.
In termini più puntuali la legge promuove e diffonde i processi partecipativi locali, definisce i principi che garantiscono i requisiti essenziali di un processo partecipativo, sostiene le iniziative autonome della società civile e delle sue forme associative, attiva strumenti e risorse a sostegno dei processi partecipativi.

Come mai in Toscana si è arrivati a questo punto, mentre in regioni come la nostra non c’è nemmeno l’assessore regionale con delega alla partecipazione?

Una possibile risposta ce la offre proprio l’assessore Fragai nell’introduzione della relazione di accompagnamento alla proposta di legge: “La Toscana, com’è noto, è una delle regioni italiane in cui si registrano livelli tra i più elevati di partecipazione associativa, sia in ambito politico e sindacale, sia in ambito sociale e culturale; è una regione storicamente caratterizzata da un forte e diffuso spirito civico; il tessuto civile, politico e culturale della regione è ricco e vario; la sensibilità politica dei cittadini continua ad essere elevata, e il loro interesse per i problemi, piccoli e grandi, delle comunità in cui vivono, continua a contrassegnare la vita quotidiana della società toscana.”

Se è così diamoci da fare anche noi.

Paul Ginsborg nel suo saggio “La democrazia che non c’è” fa una proposta che è un invito per noi tutti:
“Il problema non è la mancanza di tempo, ma la disabitudine a trovare il tempo per la sfera pubblica. [..] Trovare un paio d’ore la settimana da dedicare a questioni di pubblico interesse potrebbe facilmente prendere l’aspetto di una consuetudine [..]. Una prospettiva simile non offre vantaggi materiali ma con tutta probabilità arricchisce la vita di significato, qualcosa di cui al giorno d’oggi spesso si sente profondamente la mancanza.”

Per avere maggiori informazioni sulla proposta di legge toscana si può consultare:

http://www.regione.toscana.it/partecipazione/
e
http://www.nuovomunicipio.org/documenti/partoscana.html