Pratica 9
CONTENZIOSO COMUNE DI CHIAVARI/CARIGE/A.S. CAPERANESE 1972. RICONOSCIMENTO LEGITTIMITA’ DEBITO FUORI BILANCIO. AZIONE DI SURROGA E DI REGRESSO – MANDATO AL SINDACO.
L’assessore Di Capua spiega la pratica: la Caperanese ha contratto un mutuo con la Carige e la precedente amministrazione del comune ha approvato una fideiussione per garantire la copertura. La Caperanese non ha pagato 3 rate, il commissario prima ha diffidato Caperanese al pagamento e il sindaco poi ha sollecitato ancora ma non c’è stato riscontro. Tocca quindi all’amministrazione far fronte al pagamento del debito.
La pratica parla dei responsabili verso l’amministrazione e Maria Stella Mignone chiede al sindaco chi siano, sostenendo che altrimenti quella frase sia inutile.
Pelizza fa notare che alla fine il campo in erba rimarrà al comune e quindi non è quello il problema, mentre le procedure non sono state chiare. Comunque Forza Italia non approverà mai i debiti fuori bilancio. Quindi il gruppo esce dall’aula perché non vogliono entrare nella faccenda.
Il sindaco legge una lettera speditagli dalla Caperanese e firmata da nove persone in cui si sostiene che gli assessori Mignone e Risso avevano garantito verbalmente che la Caperanese non avrebbe mai dovuto pagare quelle rate. Nel bilancio non era però stato fatto uno stanziamento, e non è neppure stata fatta la gara pubblica per l’assegnamento dei lavori.
Rezzoagli propone di sostituire “questa amministrazione” con “l’amministrazione”, nell’ultima riga della pratica.
Si passa quindi alle dichiarazioni di voto e Mignone si dichiara contraria anche lei ai debiti fuori bilancio ma fa notare che ne avevano ereditato anche loro uno da 300000€ verso lo studio Galli. Inoltre nega di aver affermato quanto espresso nella lettera.
L’emendamento viene approvato e così pure la pratica e l’immediata eseguibilità.
Agostino Taccone vota favorevole.