Utili di Idrotigullio: ci abbiamo guadagnato?

Idrotigullio, società del gruppo IREN, ha spartito gli utili tra i soci sotto forma di dividendi e qualche briciola è toccata anche ai comuni del Tigullio, Chiavari inclusa. Può sembrare una buona cosa, come ingenuamente si rallegra Marco di Capua, assessore al bilancio del comune di Chiavari, socio di minoranza di Idrotigullio. In realtà questa è una visione miope, questi soldi sono persi: redistribuire gli utili significa gravare sulle bollette e impedire gli investimenti che garantiscono il funzionamento del servizio negli anni futuri. Un esempio? Idrotigullio non farà mai il nuovo depuratore che, nel contratto di affidamento, si era impegnata a realizzare, perché il suo unico scopo è arricchire gli azionisti. Se si pensa poi che una delle prime scelte dell’attuale amministrazione chiavarese, appena insediata, è stata proprio fare causa a Idrotigullio per questa inadempienza siamo al paradosso: il comune di Chiavari fa causa a sè stesso!

Si può però fare una riflessione positiva: se la gestione consente davvero degli utili, perché lasciarli ai privati? Parigi è tornata al pubblico, risparmiando 38 milioni di euro all’anno e diminuendo immediatamente le tariffe dell’8%!

Il 12 ed il 13 giugno si terranno in tutta Italia i referendum per fermare la privatizzazione di cui Idrotigullio è espressione.