Lettera aperta all’assessore Perfigli

Pubblichiamo anche la lettera aperta che il Comitato del Tigullio per l’Acqua Pubblica ha inviato al dottor Perfigli, Assessore allo Sviluppo Produttivo della Provincia di Genovaacqua bene comune

Gentile Assessore,
nella prima pagina del sito dell’AATO della provincia di Genova Lei dichiara, tra l’altro:

“Uno degli aspetti più controversi dell’attuazione del Servizio Idrico Integrato è costituito dalla tariffa, che per legge deve coprire tutti i costi di gestione ed investimento.”

Siamo perfettamente d’accordo, anzi di più. Noi crediamo che l’acqua non è una merce e che deve essere amata e rispettata, non solo gestita bene, ma la Legge Galli, che norma la gestione del ciclo integrato dell’acqua e il suo finanziamento solo con le tariffe, garantendo un guadagno al Gestore e agli azionisti (dividendi), non permette una buona gestione. E deve essere cambiata subito.

In Italia le gestioni vanno male dappertutto, anche per questo abbiamo raccolto oltre 400.000 firme, per presentare una proposta di legge nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua (come è stato deciso pochi giorni fa a Parigi) e perché il finanziamento della gestione avvenga anche con la fiscalità generale, come per la scuola e la sanità. Perché l’acqua no?
Speriamo che si approvi una nuova legge entro Dicembre 2008 , quando scadrà la Convenzione con AMGA , gestione che giudichiamo insufficiente, anche per la sua eccessiva autonomia!
Intanto è stata approvata per un anno la moratoria a ulteriori privatizzazioni del servizio idrico.
Ne parleremmo volentieri con Lei, ora che la nostra proposta di legge è in discussione alla Commissione Ambiente della Camera, ed abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini e degli eletti.

Il Comitato Acqua Pubblica-Bene Comune del Tigullio, Le richiede un incontro urgente, soprattutto per parlare della tragica situazione dei depuratori nel Tigullio, nel loro insieme, perché il mare non rispetta i confini comunali.
Di certo Lei conosce i risultati dello studio ASL4-ARPAL “Valutazioni sulla qualità delle acque di balneazione nel tratto di costa Portofino-Moneglia triennio 2001- 2003”.
Sono dati vecchi, ma – a seguito di una nostra richiesta al direttore dell’ASL, il dott. Cavagnaro, di fare un aggiornamento – il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL4, il dott. Manti, ci ha risposto scrivendo che “ non è prioritario un aggiornamento dei dati, in quanto nel periodo intercorso non ci sono stati modificazioni strutturali che possano dare variazioni significative, in senso positivo o negativo, dei risultati dello studio citato”.
E meno male che non c’è il sospetto di un peggioramento!
Infatti lo studio già affermava che “ nel tratto di costa Portofino – Moneglia, mediamente, circa il 70% del carico organico in ingresso ai depuratori viene rilasciato nel mare del Tigullio, in rapporto alle situazioni tecniche dei depuratori che non sono adeguate”.
E d’estate, coi turisti, addirittura l’80% va dritto in mare!
Questi dati li abbiamo già detti e ripetuti, anche in TV e sui giornali, nell’aprile 2007.
Nulla , solo qualche scaramuccia insignificante tra qualche sindaco e il gestore. Chiacchiere. Abbiamo scritto contemporaneamente a tutti i Sindaci del Tigullio, tutti rappresentati nell’AATO, che hanno una chiara responsabilità collettiva su questa situazione.
Nel Piano d’Ambito non ci sono né progetti chiari per i nuovi depuratori, né soldi certi, solo indicazioni generiche, a 25-30 anni. Nella Relazione 2006 sull’Ambiente dell’ARPAL vengono confermati i dati strutturali dei depuratori del Tigullio. Che progetti ha, gentile Assessore?
Per ultimo, riguardo al bel mare Ligure, martoriato, dai depuratori, e non solo da quelli del Tigullio: come e quando si procederà alla completa bonifica della Haven, affondata nell’aprile 1991? Nella relazione 2006 dell’ARPAL si dice che ci sono ancora “circa 100 tonnellate di residui di greggio, nafta, gasolio e oli lubrificanti nel relitto, da bonificare, perché sono presenti e in progresso processi corrosivi delle strutture metalliche” Quando si farà?