Non buttate via la nonna! :)

Secondo l’antica tradizione, questa notte, a mezzanotte, verranno gettati dalla finestra innumerevoli oggetti vecchi. Pur comprendendo il significato simbolico del gesto, non lo approviamo del tutto per il danno che può causare a persone e cose (ricordate la mitica scena fantozziana della lavatrice che si sfracella sul tettuccio dell’utilitaria?). cincin!Per mantenere viva la tradizione, e buoni i rapporti di buon vicinato con gli altri, abbiamo pensato di suggerirvi un elenco, una “top ten”, di cose da gettare dalla finestra in massima sicurezza.

Isolamento
Nessuno di noi (chiavaresi e non) vive in un eremo. Tutti viviamo, non in funzione, ma grazie anche all’esistenza dei vicini e concittadini; senza il loro aiuto e contributo alla vita pubblica non potremmo tirare avanti. Non sembrerebbe, ma è così. Buonismo catto-comunista? Nient’affatto: voi che ci conoscete, sapete che siamo pervasi da un profondo senso pratico: i bisogni degli altri sono anche i nostri; se noi aiutiamo loro, loro aiuteranno noi. Se dividiamo con loro gli oneri poi ne ricaveremo i profitti. E’ quasi una legge dell’economia! E se prima di arrabbiarci per un rumore molesto contiamo fino a dieci, domani lui sarà magari piu’ propenso a perdonare l’irripetibile ingombro davanti al garage.

Pigrizia
Abbiamo incombenze non deferibili di cui occuparci durante il giorno e quando arriviamo a casa la sera l’unico pensiero è metterci in pantofole e scrollarci il mondo di dosso. Purtroppo, lo sappiamo bene, il mondo non smette di esistere e di interferire con la nostra vita, anche quella privata. Il riposo è sacro, non ci piove; ma rimettersi le scarpe dopo cena per incontrarsi con i nostri concittadini per discutere di problemi che affliggono tutti è un modo per avvertire meno il peso del vivere quotidiano. Sembra strano, ma assumerci responsabilità comuni ci assolve poi dal gravoso peso di dovercele assumere per conto nostro. Ripromettiamoci dunque di essere più partecipi e meno pantofolai: i vantaggi saranno lenti a vedersi, ma non mancheranno di manifestarsi!

Televisore / Monitor
No, non quello materiale! Non vi chiediamo di sacrificare il vostro bellissimo 28 pollici che vi è costato uno stipendio e mezzo! Buttate via invece quello virtuale, e spegnete quello materiale. La televisione, come il coltello, è uno strumento, non un modo di vita. E’ una finestra sul mondo, non il mondo stesso. Soprattutto il televisore, che tanto ha fatto per unificare l’Italia, ha il subdolo difetto di renderci passivi, illudendoci che essere spettatori significhi partecipare e che il telecomando ci renda padroni del nostro destino: non è così!

Broncio
Se vi hanno sfilato il portafoglio dalla tasca, o se vi accorgete che tre dei vostri elettrodomestici preferiti hanno fatto hara-kiri, o se dovete aspettare tre mesi per un esame urgente, non è certo colpa dell’impiegato delle poste o del passante per strada. Anche loro hanno i loro guai, non sono certo dei privilegiati. Un sorriso smonta qualunque voglia di rissa. Sorridete più spesso e la vita diventerà meno faticosa!

Oblio
Questa è tosta da realizzare, ma sappiatelo: siamo tutti inconsapevoli. non è un reato, ma anche questo rende tutto più difficile. Per quanto siate immersi nei vostri affari, ricordatevi che non siete l’ombelico del mondo. Un minimo di consapevolezza aiuta a distanziarsi dai propri guai e guardarli in prospettiva. Aiuta anche a non farsi cogliere impreparati dalle avversità e ad affrontare le difficoltà della vita sociale con maggiore leggerezza.

Vittimismo
Va bene, lo stato non ha tagliato le tasse e mentre noi paghiamo perché, in quanto dipendenti, non possiamo farne a meno, c’è un esercito di cittadini che, potendolo, evadono il fisco. Questo non significa che alla prima occasione dobbiamo farlo anche noi, no? E’ ovvio che questo poi si tradurrà in un nuovo aumento delle gabelle (camuffate in miliardi di bolli) e in un taglio dei servizi. I nostri nonni se la passavano molto peggio: non avevano la cassa mutua e si dovevano adattare con abiti rimodernati per tre generazioni, e, mirabile dictu, senza lagnarsi! Un conto è pretendere quello che è nostro, e un altro è dipendere assolutamente in tutto e per tutto dallo stato. Lo stato siamo noi, e se non ci aiutiamo da noi, chi mai potrà farlo?

Noia
In francese si dice “ennui”, e non ha nulla a che fare con l’assenza di attività. La noia deriva dalla mancanza di senso della vita. Basta un minimo di forza di volontà per scuotercela di dosso, e in un lampo riusciremo a trovare gioia e soddisfazione in tutto ciò che facciamo. Se c’è gioia, e partecipazione, in quello che facciamo, sia pure la cosa più noiosa del mondo, il tempo vola e i risultati sono sicuramente migliori.

Illusioni
Attenzione a non confondere le illusioni con i sogni. I sogni, se presi con un granello di sale, illuminano la strada delle nostre ambizioni. Senza sogni siamo barchette alla deriva. Le illusioni invece sono miraggi che ci fanno credere di essere approdati all’oasi quando siamo ancora in mezzo al deserto. Le illusioni sono quelle che coltivano, scientemente, i mezzi di comunicazione. Sono pericolose perché ci fanno sentire sicuri quando non lo siamo (o viceversa, ci fanno credere di vivere in un ambiente poco sicuro quando non c’è pericolo). La migliore arma contro le illusioni è l’informazione (e la consapevolezza, v. supra). Il rischio principale delle illusioni è la delusione. Per non essere delusi basta non illudersi ma mantenere uno sguardo realistico e sanamente critico.

Divagazioni / tergiversare
Quanti progetti abbiamo abbandonato strada facendo? Quanti sogni sono rimasti nel cassetto? Ci siamo lasciati convincere dall’insicurezza, dal dubbio, dalla scarsa convinzione del merito del progetto, e dalla paura di verificare la nostra inadequatezza. Abbiamo tergiversato. ci siamo distratti con altri interessi di secondaria importanza, il tempo ci ha sopraffatto e il progetto è diventato un sogno irrealizzato. Maggiore concentrazione, maggiore fiducia in noi stessi e negli altri avrebbero compiuto il miracolo di raggiungere quella meta (se realistica) che oggi ci pare sfumata. Non tergiversiamo: concentriamoci sui nostri propositi e assoldiamo l’assistenza degli altri. coinvolgiamoli, modifichiamo i nostri progetti secondo le loro capacità e interesse, e i sogni usciranno dai cassetti!

Ossessioni alimentari
Non lasciamoci condizionare dai messaggi contradditori sul cibo che assumiamo. Usiamo il buonsenso e la vocina del nostro corpo. Non è vero che la cioccolata fa male: tutto dipende da quanta ne consumiamo. Affondiamo pure il cucchiaino nel vaso di nutella, assaporiamo lentamente ogni molecola di quel prelibato nettare, e poi chiediamoci: è necessario ripetere l’esperienza fino alla nausea? Nella moderazione qualunque cibo sarà benefico: la cioccolata è nutriente, ci coccola, liscia la pelle, e riveste di un prelibato aroma il nostro ambiente!

Bene, abbiamo concluso. La lista potrebbe continuare, o potrebbe esaurirsi prima di dieci. Ognuno poi farà la propria lista di cose da buttare a mezzanotte, poichè vale sempre il concetto che ognuno farà come caspiterina più gli piace!

Felice inizio e buon 2008 a tutti! 🙂