Decoro e riqualificazione urbana

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Decoro e riqualificazione urbana

L’arredo urbano non è solo una forma di decorazione dell’ambiente cittadino, è prima di tutto un fatto culturale. E’ una strumentazione al servizio delle persone, le aiuta a vivere meglio. Per questo deve sapersi adeguare alle mutate esigenze della città e dei suoi abitanti. Non si può disconoscere il valore che assumono un marciapiede ben tenuto e libero da ostacoli o barriere architettoniche, fermate dei bus sicure e mezzi pubblici adattati per facilitare la discesa e la salita delle persone con difficoltà motorie, una rete diffusa di bagni pubblici, dei percorsi riparati dai veicoli per recarsi presso i servizi di vicinato, dei cassonetti dei rifiuti facili da aprire, dei semafori “sonori” per i non vedenti; essi costituiscono gli strumenti con i quali si facilita la vita in città per tante persone, soprattutto anziane.
Proponiamo di effettuare, in tutti i quartieri e insieme alle associazioni che si occupano di diversamente abili, una mappa puntuale delle barriere oggi esistenti, catalogandole per natura e tipologia, al fine di realizzare un programma certo di interventi per il loro superamento. Superamento non solo delle barriere architettoniche, ma anche della cultura discriminante che limita l’accesso alle agevolazioni per la mobilità a coloro che hanno difficoltà di deambulazione per problemi cognitivi e relazionali.
Ogni porzione urbana dovrebbe infine essere dotata di un “centro”, uno o più luoghi di riferimento per la comunità. Nelle aree di vicinato più carenti in termini di centralità, di luoghi di incontro e riferimento, vengono individuati progetti che contribuiscano a fare assumere questo ruolo a luoghi che ne hanno la potenzialità. Centralità può essere un giardino molto frequentato, un sistema scuola-giardino-biblioteca ben collegati, lo stesso centro di quartiere se ospita attività di fruizione frequente da parte degli abitanti.

Priorità del programma saranno quindi:

  1. piano dell’arredo urbano per centro e periferie;
  2. rete di bagni pubblici, tenuti costantemente puliti;
  3. sostituzione delle fermate degli autobus che non consentono una attesa comoda e protetta dagli agenti atmosferici;
  4. individuazione di un centro per ogni zona di Chiavari, da arredare e dotare di elementi che ne favoriscano l’identificazione come spazio di riferimento per la socializzazione (ad es. Piazza Sanfront a Ri, Piazza D’Acquisto a San Pier di Canne, Piazza Gagliardo nella zona Scogli …)

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