Lo smaltimento dei rifiuti

Lo Sviluppo Economico Sostenibile

Lo smaltimento dei rifiuti

Con il Decreto Legislativo 22/97 Ronchi, il concetto di rifiuto ha subito una forte spinta verso la notorietà grazie ad un miglioramento ed una riorganizzazione dei processi di raccolta e gestione dei rifiuti che fino al momento precedente l’attuazione del decreto non sempre erano chiari e ben strutturati. Per questo motivo con il trascorrere del tempo ognuno di noi, ha avuto modo di conoscere quella che spesso viene definita “emergenza rifiuti”, nonostante ciò esistono ancora molte realtà territoriali che non applicano un metodo di raccolta differenziata che possa permettere un miglior smaltimento dei rifiuti ed un eventuale riciclaggio degli stessi. In particolar modo ci riferiamo alla realtà chiavarese e del Tigullio, dove si avverte sempre più la necessità non solo di trasmettere ai cittadini il maggior numero di informazioni possibili per creare una cultura ambientale e per responsabilizzarli sul problema dello smaltimento rifiuti, ma anche di come aiutarli a mettere in pratica tutto ciò.

Attualmente la percentuale di raccolta differenziata della nostra città si aggira attorno al 34%, percentuale comunque nei limiti stabiliti dalla legge regionale, che però entro il 2008 dovrà raggiungere il 45% e infine nel 2012 il 65%. Ad oggi i mezzi per la raccolta differenziata presenti in alcuni punti della nostra città sono cassonetti per la  carta, il vetro e i rifiuti organici, ma spesso gli utenti li utilizzano in maniera errata o comunque non in misura sufficiente per ottimizzare il riciclaggio degli stessi e questi non saranno adeguati per raggiungere la percentuali stabilite dalla legge. Come può una città affrontare questo problema? Quali sono le soluzioni che aiuterebbero a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo?

Il programma affronta questo problema attraverso la realizzazione di questi principi:

  1. economicità
    1. Progettazione di un sistema di pagamento dei rifiuti in base a quanti rifiuti l’utente riuscirà a  riciclare, quindi in sostituzione dell’attuale tassa (T.A.R.S.U), applicazione di una tariffa composta da una parte fissa a da un a parte variabile: la parte fissa garantirà la raccolta dei rifiuti differenziati (riciclabili) e il servizio di igiene urbana, mentre la parte variabile sarà personalizzata e dipenderà dal numero di esposizioni effettuate da parte dell’utente. Risparmierà così chi si impegna maggiormente nella raccolta differenziata.
    2. Creazione di un consorzio che raggruppi i comuni limitrofi alla nostra città (Lavagna, Sestri Levante..) che si occupi di:
      • gestione appalti e raccolta rifiuti;
      • gestione discariche;
      • servizi di igiene ambientale;
      • bollettazione dei rifiuti;
      • educazione ambientale;gestione del territorio;

      e che permetta la diminuzione delle spese fisse che un comune deve sostenere ingolarmente ogni anno;

  2. efficacia + efficienza
    Abbandono dell’attuale sistema di raccolta con i cassonetti stradali e passaggio al sistema del “porta a porta”, o meglio al sistema di raccolta di prossimità (condomini, scuole, strutture pubbliche etc.), ovvero raccolta da parte degli incaricati, presso i condomini, scuole etc. dei rifiuti separati per tipi in giorni prefissati, con contestuale distribuzioni alle famiglie delle tabelle di suddivisione delle giornate dedicate alla raccolta di certi materiali.
    La Regione mette a disposizione in totale una somma di 1.594.400,00 euro per progetti di recupero della frazione organica, per cui il  programma prevede la pianificazione di tali piani di lavoro per usufruire delle agevolazioni monetarie a disposizione dei comuni liguri tramite:

    1. educazione ambientale: organizzazione di corsi  con iniziative di sensibilizzazione  sulla raccolta differenziata della frazione organica e le attività di produzione compost a livello di singoli cittadini, scuole ed enti;
    2. interventi di realizzazione di impianti di produzione di compost di qualità;
    3. acquisto di attrezzature finalizzate alla raccolta della frazione biodegradabile;
    4. creazione di eco-sportelli;
  3. trasparenza
    Per trasparenza intendiamo una maggior comunicazione tra il Comune ed in particolar modo, tra l’Assessorato alle politiche ambientali e i cittadini mettendo a disposizione degli stessi gli strumenti per attuare comportamenti “ambientalmente” corretti, informare sulle novità e sugli sviluppi di procedure relative al tema della gestione dei rifiuti sia a livello nazionale, che locale (trasparenza dei dati relativi alle percentuali delle raccolta differenziata e la tassazione relativa).

Per raggiungere tutto ciò la comunicazione si servirà di strumenti eterogenei tra di loro quali manifesti, articoli di giornale, fogli informativi, serate con la popolazione, rete cittadina a banda larga, sito internet etc.
Il tutto accumulato da un filo conduttore: trasmettere ai cittadini il maggior numero di informazioni possibile, per creare una diffusa cultura dell’ambiente.

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