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Abbiamo vinto: abbandonato il progetto di Park in piazza N.S. dell’Orto

Abbiamo vinto!
Agostino abbandona il progetto del Park interrato di Piazza Ns. dell’Orto e ora possiamo chiaramente dire: grazie a Partecipattiva, che si è battuta per impedire la realizzazione di uno scempio nel cuore pulsante della città.
Grazie a Partecipattiva per le oltre 1100 firme raccolte contro la realizzazione del Park dell’Orto, mandate in copia a Regione, Provincia e Sovraintendenza affinchè non avvallassero il progetto.
Grazie a Partecipattiva che si è fatta tramite dei cittadini per raccogliere tutte le osservazioni da inviare agli Enti coinvolti, affinchè si rendessero conto di quale danno rappresentasse l’opera per la città.
Questa è la dimostrazione che la partecipazione è possibile e che è la base per la creazione di un modello di amministrazione democratico.
Partecipattiva lo dice da sempre!

Incontri tematici per il programma – Calendario

Partecip@TTIVA  ti invita ad una serie di incontri pubblici per confrontarci, discutere ed approfondire le linee guida del programma elettorale. Sarà presente il candidato sindaco Giorgio CANEPA:

Venerdì 9 Marzo
CULTURA E TURISMO.
Idee per il rilancio economico cittadino

Venerdì 16 Marzo
AMBIENTE E SICUREZZA
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Salvaguardia del territorio, periferie e frazioni, pulizia, rifiuti, protezione civile, acqua ed energia, colmata/Preli/lido

Venerdì 23 Marzo
MOBILITA
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Mobilità alternativa, zone pedonali, posteggi, trasporto pubblico

Venerdì 30 Marzo
SERVIZI AL CITTADINO
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Comunicazione, politiche famigliari, scuola, statuto, qualità dei servizi, reti civiche, acqua ed energia, partecipazione

Venerdì 13 Aprile:
LAVORO E COMMERCIO
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Lames, tribunale, aree produttive-artigianali, fondi per lo sviluppo, servizi per le imprese

Gli incontri si terranno presso il point elettorale in C.so Millo 85 alle ore 21,00.

Lettera ad ogni candidato Sindaco di ogni tempo in ogni luogo

Ci è stata segnalata questa  lettera ai candidati sindaco per la primavera 2012. La pubblichiamo perchè ogni passaggio , spesso evidentemente condivisibile, è comunque uno spunto di riflessione interessante per chi come noi si sta preparando per una campagna elettorale.

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Fra poco più di un mese tappezzerai con la tua faccia ammiccante i muri della città. Non farlo.
Mandaci piuttosto una registrazione audio con i battiti del tuo cuore, l’attività del tuo cervello e i brontolii del tuo stomaco.

Dirai che sarai sobrio. Non farlo.
Lo consideriamo un pre-requisito, a patto che non chiami sobrietà la glaciale, cinica e feroce esecuzione della volontà dei mercati contro i diritti delle persone (Monti docet).
Dicci piuttosto se ami la vita. Continua a leggere

Lames: l’operazione immobiliare scricchiola e i lavoratori rischiano.

Abbiamo sempre affermato che se si vuole davvero salvare l’occupazione in Lames la strada intrappresa è sbagliata.
Il progetto urbanistico approvato in Consiglio Comunale è esagerato perchè si possa pensare ad un sua reale realizzazione.
Già la richiesta di una valutazione di impatto ambientale da parte della Regione è stato un primo segnale; adesso apprendiamo dalla stampa che anche la sovrintendenza ligure ai beni architettonici e paesaggistici boccia l’intervento (vedi articolo sul Secolo XIX).
Un’operazione immobiliare così consistente è destinata ad incontrare enormi ostacoli sul suo cammino: quale soggetto privato può pensare di investire in una operazione così a rischio?

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: se si vuole salvare Lames bisogna praticare altre strade.

Regione, Provincia, Comune: dove siete?
Lo ribadiamo ancora: se l’occupazione in Lames dovesse subire un drastico ridimensionamento la responsabilità sarà solo vostra.

Chiavari, la democrazia soffocata

Marco Preve, co-autore di “Il partito del cemento“, scrive:


articolo21Basta poco per negare il diritto a manifestare la propria opinione, diritto sancito dalla Costituzione. Basta non firmare un pezzo di carta, dimenticarlo in un cassetto, rimpallare la responsabilità. A Chiavari, la città che può vantare un sindaco condannato in secondo grado a sei anni, Legambiente aveva chiesto martedì scoro l’autorizzazione ad installare un gazebo sulla piazza del Tribunale per esporre il proprio pensiero sul progetto di un park interrato in piazza dell’Orto. L’autorizzazione  non è arrivata e installare lo stand potrebbe costare una denuncia, visto che il sindaco Vittorio Agostino è tanto rispettoso della legge da aver trascinato davanti al giudice Legambiente per uno striscione srotolato senza permesso. Massimo Maugeri responsabile di Legambiente ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica per sottolineare il pericolo di un atteggiamento del genere: «Oggi tocca a noi, ma domani, se al sindaco staranno antipatici, anche i donatori di organi, i francescani, la ricerca contro il cancro o Emergency potrebbero non ottenere un permesso che dovrebbe essere concesso automaticamente». Sarebbe bello che anche dalle opposizioni qualcuno dicesse qualcosa. Ma forse il progetto del park piace anche al Pd e allora tanto vale nascondersi dietro alle spalle larghe del sindaco Agostino.

Lames: in Consiglio l’intervento di Partecipattiva

Ecco l’intervento fatto in aula dal consigliere di Partecipattiva, Alessandro Monti

Lo strumento urbanistico che abbiamo davanti è enorme, di quelli con i grandi numeri: 250 appartamenti, un grattacielo, palazzi di oltre 10 piani, case popolari.
Quella che ci è chiesto di votare è un’opera che se realizzata trasformerebbe radicalmente il quartiere di Sampierdicanne.
Eppure, incredibilmente, questa sera ci è chiesto un voto positivo che prescinda dal progetto, un voto dato senza entrare nel merito del progetto. Non ci dovrebbe neanche importare cosa c’è disegnato in questo progetto. È uno strumento urbanistico ma non c’entra con l’Urbanistica della città.
Perchè questo strumento urbanistico non serve per l’urbanizzazione della città, non è stato pensato per questo.
Serve, o meglio dovrebbe servire, a salvare la più grande azienda rimasta sul nostro territorio: la Lames.
Ci dicono che se lo votiamo, a prescindere dal suo contenuto, salviamo la Lames e i suoi lavoratori,  indifferentemente dal fatto che si parli di 10 appartamenti o di 250.
I proprietari di Lames hanno parlato chiaro: “se il progetto si blocca, se non passa, ce ne andiamo all’estero.”

Regione e Provincia difronte a questa minaccia sono scattate sull’attenti e hanno detto: “Certo dott. Pellegri. Lei presenti un progetto che le dia il ritorno di cui ha bisogno e noi le daremo tutte le autorizzazioni con celerità!” . Come dire: “Non ci interessa neanche sapere cosa c’è scritto su quel progetto, se serve per salvare la Lames!”

E Lames il progetto in un batter d’occhio lo ha prodotto. E poi ha detto ai consilieri comunali: “approvatelo in fretta: entro luglio, senza guardarlo!”

Io l’ho guardato, anche se sapevo che non dovevo. E lo hanno guardato anche altri in città.
Una cementificazione impressionante inserita in un territorio che in modo molto evidente non ha le infrastrutture per sopportarlo: strade, parcheggi, fognature, impianti non sono adeguati a sopportare l’impatto con questa colata di cemento e con le 1000 persone che verrebbero ad abitarvi.

E allora mi sono chiesto, insieme agli amici di Partecipattiva: ma serve veramente per salvare la Lames? 
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