Archivi categoria: trasporti, mobilità e traffico

Piste ciclabili: un progetto necessario e indispensabile

Piazza Roma, Corso Dante, Via Vittorio Veneto, Via Bixio, Via Rivarola, Piazza Matteotti, Piazza Mazzini, Via Martiri della Liberazione, Via Rivarola e ancora Viale Millo, Corso B.Aires, Viale Arata, Viale Tappani. Sono tutti nomi di vie non scritti a caso, ma che fanno parte di un progetto di piste e percorsi ciclabili che Partecipattiva assieme ad un gruppo di cittadini chiavaresi ha steso per soddisfare un’esigenza che molti in città avvertono: pedalare in completa sicurezza dai quartieri al centro.

Tre percorsi per collegare Sampierdicanne, Caperana e gli Scogli al centro città che consentirebbero in tutta sicurezza, a chi desidera muoversi in bicicletta, di percorrere quasi tutto l’intero territorio cittadino senza transitare scorrettamente su marciapiedi, sotto i portici, nelle aree riservate ai pedoni e soprattutto contromano nelle zone carrabili.

Sì perchè questo sta diventando un problema sempre più insistente, a causa appunto di una mancanza di progettualità da parte di questa amministrazione. Continua a leggere

Tutta “BLU” la città!

L’operazione che ha portato ad un aumento delle zone blu nei posteggi chiavaresi è solo ed unicamente motivata dall’esigenza di far cassa.

posteggi blu in Viale Arata

posteggi blu in viale Arata

La situazione attuale dei comuni infatti è tale che quello dei posteggi a pagamento è l’unico modo per far entrare soldi in cassa per le spese correnti, oltre ovviamente alle multe.
L’amministrazione chiavarese applica di fatto una tassa sulle famiglie chiavaresi per sostituire le entrate che non arrivano più dal governo centrale. Stimano di far entrare circa 300.000 euro. Se consideriamo che a Chiavari usano l’auto circa 10.000 famiglie (anche se sicuramente la usano quotidianamente un numero decisamente inferiore), questo significa che mediamente una famiglia chiavarese dovrà spendere circa 30 euro in più all’anno. Continua a leggere

Piazza N.S. dell’Orto: un cittadino ci scrive

Pubblichiamo un ampio stralcio della lettera che Alessandro Monti ha ricevuto, in qualità di consigliere comunale, da un cittadino chiavarese (S.M.) che negli ultimi mesi ha avviato un carteggio con l’amministrazione per chiedere spiegazioni sul progetto del Park di Piazza N.S. dell’Orto.  Nella prima parte della lettera, che non pubblichiamo, il Sig.   S.M.  riporta i passaggi di questo carteggio,  lamentando vizi di forma e di stile nelle risposte avute dal Sindaco.  Poi entra nel vivo della questione:

[…] la mia domanda era semplice: sapere perchè, a differenza di quanto successo per altre sue iniziative (leggi Colmata), la Sua Amministrazione non  abbia mai fatto pubblicare sui giornali […] una ricostruzione al computer,  una proiezione, un disegno, un qualcosa meglio visto, per dimostrare come,  a  lavori finiti del “park”,  diventerebbe piazza N.S.dell’Orto.
La risposta era facile: sarebbe bastato mandarmi un disegno! Continua a leggere

Il pieno sul tetto !?!

.tetto fotovoltaico

Ho lo scooter elettrico da 1 anno, l’ho usato quasi tutti i giorni, anche sotto alla pioggia, e posso assicurarne l’affidabilità; poi, oltre alla nota elasticità del motore elettrico, per sua natura ha i pesi distribuiti in basso, per cui è ben guidabile.
L’aspetto più interessante riguarda i costi, perché a fronte di un prezzo d’acquisto allineato a quello degli altri scooter, si ottengono: eliminazione del bollo per 5 anni, assicurazione dimezzata e consumi (elettrici) irrisori.
Ma ci sono 3 lati negativi, sui quali potremmo lavorare tutti quanti:
1- l’autonomia è di “soli” 50-100 Km (varia molto, a seconda del tipo di guida e di strade), sufficiente per la maggior parte degli spostamenti ma, affinchè si possa affermare questo tipo di mezzo, trovo essenziale fare una “rete” capillare di “colonnine di ricarica” presso tutti i comuni.
2- manca una rete di vendita e assistenza
3- poche persone sanno che l'”elettrico” non consiste solamente in biciclette con pedalata assistita e motorini “cinesi”, ma esistono dei mezzi potenti, affidabili, ecologici e, soprattutto, parchi nei consumi.
Il classico “cane che si morde la coda”: la gente non compra se non ci sono colonnine e concessionari, i concessionari non ci sono perchè poca gente compra, i comuni non mettono colonnine perché ci sono pochi mezzi elettrici.
Ma veniamo all’opportunità per i comuni: perchè non mettere una “colonnina fotovoltaica”? Ovvero: installare nei punti “chiave” della città alcuni gazebo che abbiano come tetto dei pannelli fotovoltaici connessi in rete con il cosiddetto “scambio sul posto” e, sotto, alcune colonnine di ricarica. In tal modo il comune può autofinanziarsi con la cessione in rete della corrente elettrica e scegliere se mettere a disposizione le colonnine gratuitamente o a pagamento. In entrambi i casi è possibile scegliere se, ed a chi dare la corrente, essendo oramai tutti i mezzi elettrici cablati in maniera tale da essere unici e riconoscibili.
Concludo segnalando che io ho già montato sul tetto di casa i pannelli fotovoltaici.
Questi richiedono una manutenzione pressoché nulla (qualche lavaggio ogni tanto), sono estremanente ecologici, si autofinanziano attraverso lo scambio sul posto con Enel, aumentano il valore della casa ed hanno una durata lunghissima (sono garantiti 20-25 anni).

Corrado Sangunetimoto elettrica

QUEL GRAN BISOGNO DI SECONDE CASE…

Porto ogni giorno a scuola i miei quattro bambini di 3, 6, 8 e 9 anni (e fin qui non c’è niente di strano). In famiglia abbiamo solo un’automobile, che usa mia moglie per recarsi al lavoro, per cui i bambini li porto a scuola a piedi o in bicicletta! (questo invece un po’ strano lo è). Circa un km di strada. La gente che mi vede alcune volte è divertita, spesso stupita, quasi sempre preoccupata: “ma ci pensa quel papà ai rischi che fa correre ai suoi bimbi facendoli avventurare in quel traffico?” mi sembra che dica… Davvero un gran traffico, tanta gente che va a lavorare e tantissimi genitori che portano i loro bimbi  in auto a scuola (loro sì che sono saggi e prudenti)! Continua a leggere

Degrado in Corso Lima a Chiavari: le nostre richieste

Abbiamo presentato un ordine del giorno per il prossimo Consiglio Comunale per chiedere che vengano realizzati opportuni interventi per ripristinare uno stato di decoro e fruibilità di un tratto di  Corso Lima.

Guarda il video:

In particolare chiediamo che:

1.    venga messo a norma il marciapiede dell’ultimo tratto di c.so Lima (direzione p.le Rocca) in quanto versa in condizioni disastrose: sono presenti buche e barriere architettoniche (scalini) che di fatto consentono un transito estremamente disagevole e pericoloso per il passaggio dei pedoni (in particolar modo disabili, persone anziane e mamme con passeggini); Continua a leggere