Archivi categoria: opere pubbliche

Attività del consigliere Canepa

In questi giorni il consigliere di Partecipattiva Giorgio Canepa ha presentato all’amministrazione alcune richieste.
Ne pubblichiamo di seguito il testo, impegnandoci nel contempo a pubblicare le risposte che l’amministrazione farà pervenire nei tempi dovuti:

INTERPELLANZA
Oggetto: Lames
Il sottoscritto Giorgio Canepa, consigliere del gruppo Partecipattiva, chiede al Sindaco di aggiornare il Consiglio Comunale sulla situazione dell’area Lames.

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: modifiche ai vigenti testi dello Statuto Comunale, del Regolamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari.
Come è noto la precedente amministrazione operò, subito dopo essere entrata in carico, una severa revisione dei testi dello Statuto Comunale, del Regolamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari. In particolare furono introdotte nette limitazioni alla partecipazione dei cittadini.
Si chiede pertanto:
– se è intenzione del Sindaco e della maggioranza apportare modifiche ai vigenti testi dello Statuto Comunale, del Regolamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari
– in caso affermativo, con quali modalità e in quali tempi si prevede di intervenire e come potranno partecipare alla stesura dei nuovi testi i consiglieri di minoranza

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: richiesta di spazio sul Sito ufficiale del Comune di Chiavari
Con riferimento alla precedente richiesta con la quale si richiedeva un Ufficio per le minoranze ed uno spazio per le stesse sul Sito ufficiale del Comune di Chiavari, vorrei:
– ringraziare per l’ ufficio concesso e che già da alcune settimane io sto’ usando per ricevere quanti vogliono incontrare il Consigliere di Partecipattiva
– chiedere se e’ intenzione del Sindaco e della maggioranza rendere disponibile uno spazio sul Sito ufficiale del Comune di Chiavari al fine di poterlo utilizzare per scopi istituzionali (coordinate, disponibilità del Consigliere, messaggi e/o risposte ai Cittadini)

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: richiesta Riprese Televisive del Consiglio Comunale
Con riferimento alla precedente richiesta, di cui in calce, si richiede di conoscere se e’ intenzione del Sindaco e della maggioranza di permettere ad un maggior numero di Cittadini di poter essere presenti “virtualmente” al Consiglio Comunale attraverso la trasmissione dello stesso.
(Chiavari, 20 Giugno 2012
Oggetto : Richiesta Riprese Televisive del Consiglio Comunale
Con la presente, nello spirito di “aprire” a tutti i Cittadini la possibilità di seguire i dibattiti del Consiglio Comunale, Le chiedo di permettere la ripresa televisiva di TUTTE e per TUTTO il
tempo delle sedute del Consiglio Comunale di Chiavari.
La trasmissione, in diretta e/o differita, permetterà ad un maggior numero di Cittadini di poter seguire le discussioni e così essere sempre più vicini ai loro rappresentanti (maggioranza o
minoranza).
Sono sicuro che non sarà difficile trovare una emittente televisiva che potrà svolgere questo servizio.
In attesa di una risposta scritta in tempi accettabili, invio cordiali saluti.
Il Consigliere Capogruppo di Partecipattiva
Giorgio Canepa)

Un po’ cara questa pista ciclabile!

E’ notizia di questi giorni che la giunta comunale, avvicinandosi la scadenza elettorale, ha finalmente approvato il prolungamento della pista ciclabile del lungo Entella fino alle caserme.
Inutile dire che erano circa tre anni che ad ogni approvazione di bilancio quest’opera era sbandierata sui giornali dall’amministrazione come cosa fatta, mentre si è dovuto aspettare l’ultimo mese per vederne approvato l’impegno di spesa.

Sarebbe comunque una buona notizia se non fosse che la cifra impegnata per l’opera è decisamente molto elevata.

E’ proprio il caso di parlare di COSTO ASTRONOMICO per 650 mt di percorso ciclabile visto che la spesa ammonta a ben 480.000 euro, che significa 738 euro/metro.
Facendo delle ricerche in rete si trovano aziende che costruiscono percorsi ciclabile completi  a 110 euro/mt, e anche mettendocisi di impegno non si riesce a trovare aziende che propongano costi così elevati.

Sarebbe il caso che fossero rese pubbliche le offerte pervenute per quest’opera  per evitare ai cittadini di pensar male!

Abbiamo vinto: abbandonato il progetto di Park in piazza N.S. dell’Orto

Abbiamo vinto!
Agostino abbandona il progetto del Park interrato di Piazza Ns. dell’Orto e ora possiamo chiaramente dire: grazie a Partecipattiva, che si è battuta per impedire la realizzazione di uno scempio nel cuore pulsante della città.
Grazie a Partecipattiva per le oltre 1100 firme raccolte contro la realizzazione del Park dell’Orto, mandate in copia a Regione, Provincia e Sovraintendenza affinchè non avvallassero il progetto.
Grazie a Partecipattiva che si è fatta tramite dei cittadini per raccogliere tutte le osservazioni da inviare agli Enti coinvolti, affinchè si rendessero conto di quale danno rappresentasse l’opera per la città.
Questa è la dimostrazione che la partecipazione è possibile e che è la base per la creazione di un modello di amministrazione democratico.
Partecipattiva lo dice da sempre!

Resoconto dell’incontro pubblico su AMBIENTE e SICUREZZA

Vivere bene a Chiavari non è solo uno slogan: è un pensiero su cui Partecipattiva punta molto per il futuro della nostra città.
Così Giorgio Canepa ha aperto la seconda serata di approfondimento del programma elettorale sul tema AMBIENTE e SICUREZZA illustrando i molteplici legami con la vivibilità e  l’educazione di vivere e abitare la città.
Il concetto di sicurezza urbana non si identifica necessariamente con l’ordine pubblico. L’azione di sorveglianza e repressione deve essere accompagnata da politiche di prevenzione, moltiplicazione dei servizi e riduzione dei rischi. Lo stato dell’ambiente urbano è fondamentale per la percezione della sicurezza da parte del cittadino, per questo la sicurezza delle strade, dei marciapiedi, l’arredo urbano, l’illuminazione e la pulizia sono tasselli fondamentali del nostro programma.” Continua a leggere

Progetto Lames e salvaguardia dell’ambiente

Nei giorni scorsi il Secolo XIX ha pubblicato alcune interviste ad esponenti del sindacato che commentavano negativamente la posizione espressa dalla sovrintendenza sull’urbanizzazione dell’area Lames.

Pubblichiamo qui la lettera che due chiavaresi hanno inviato al Secolo XIX (ed anche a noi per conoscenza) a commento delle interviste.

Progetto Lames e salvaguardia dell’ambiente

Abbiamo letto l’articolo di Debora Badinelli sul Secolo XIX del 6 novembre 2011, pagina 27, sul trasferimento della Lames da Chiavari Sampierdicanne alla località Quartaie di Cicagna e la sostituzione dell’attuale stabilimento Lames con un voluminoso complesso edile (un ‘grattacielo’ di 17 piani con adiacenti due palazzi di 6 piani e un edificio da donare al Comune). L’articolo accenna al parere negativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici al progetto edile, sulla base di scarsa documentazione ed eccessivo impatto ambientale. Leggiamo che il parere della sopraintendenza non è ‘gradito’ ai rappresentanti sindacali, che sostengono la prosecuzione del  ‘progetto Lames’ per motivi occupazionali. La questione è complicata, non vogliamo e non possiamo entrare in delicate questioni sindacali. Ma non possiamo non notare quanto segue. Il progetto edilizio Lames nell’area di Sanpierdicanne prevede la copertura del torrente Rupinaro, il rialzo dell’argine del torrente a ridosso del nuovo complesso edilizio di circa 80 centimetri e la realizzazione di parcheggi sotterranei in una zona di marcata esondazione del Rupinaro. Vogliamo ricordare quanto è successo a Chiavari in occasione dell’alluvione di circa dieci anni fa, con l’esondazione del Rupinaro a partire dalla zona della Lames, l’inondazione di garage e scantinati dei palazzi circostanti e, più a valle verso il centro di Chiavari, il bilancio di 1 morto. Scene drammatiche, che ci sono ritornate in mente guardando la tremenda alluvione di Genova di venerdì 4 novembre, causata dall’esondazione del rio Ferreggiano. E non possiamo non citare gli articoli pubblicati sul Secolo XIX del 6 novembre 2011, in particolare a pagina 6 (torrenti killer) e a pagina 4, in cui l’autore M. Maggiani conclude di essere stanco di sentir parlare di cause imprevedibili delle inondazioni. Siamo d’accordo con lui, occorre pensarci sin dall’inizio e farsi sentire. Ci chiediamo: è possibile che politici, sindacalisti e persone incompetenti nella di gestione del territorio e dei rischi inerenti, seppure per motivi comprensibili, possano pesantemente influenzare scelte urbanistiche e tecniche su cui non hanno competenze tecniche? Visto che da qualche parte occorre cominciare, lasciamo lavorare i tecnici in pace e usiamo la politica e le trattative sindacali per una migliore gestione del bene pubblico in toto, evitando speculazioni di qualunque tipo.

Ricordiamoci di queste interferenze e ricordiamoci di chi, per qualunque motivo, condiziona in modo negativo la corretta gestione del territorio e la sicurezza dei cittadini. Ricordiamocelo quando succedono i disastri ‘imprevedibili’ e andiamo a chiederne conto. Separiamo le giuste cause sindacali, da gestire con i datori di lavoro e con l’intermediazione della politica nazionale e locale, dall’urbanistica e dalla corretta gestione del territorio.

Marco Scambelluri e Luisella Pilotti
Sanpierdicanne, Chiavari

 

Lames: l’operazione immobiliare scricchiola e i lavoratori rischiano.

Abbiamo sempre affermato che se si vuole davvero salvare l’occupazione in Lames la strada intrappresa è sbagliata.
Il progetto urbanistico approvato in Consiglio Comunale è esagerato perchè si possa pensare ad un sua reale realizzazione.
Già la richiesta di una valutazione di impatto ambientale da parte della Regione è stato un primo segnale; adesso apprendiamo dalla stampa che anche la sovrintendenza ligure ai beni architettonici e paesaggistici boccia l’intervento (vedi articolo sul Secolo XIX).
Un’operazione immobiliare così consistente è destinata ad incontrare enormi ostacoli sul suo cammino: quale soggetto privato può pensare di investire in una operazione così a rischio?

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: se si vuole salvare Lames bisogna praticare altre strade.

Regione, Provincia, Comune: dove siete?
Lo ribadiamo ancora: se l’occupazione in Lames dovesse subire un drastico ridimensionamento la responsabilità sarà solo vostra.

Lames: in Consiglio l’intervento di Partecipattiva

Ecco l’intervento fatto in aula dal consigliere di Partecipattiva, Alessandro Monti

Lo strumento urbanistico che abbiamo davanti è enorme, di quelli con i grandi numeri: 250 appartamenti, un grattacielo, palazzi di oltre 10 piani, case popolari.
Quella che ci è chiesto di votare è un’opera che se realizzata trasformerebbe radicalmente il quartiere di Sampierdicanne.
Eppure, incredibilmente, questa sera ci è chiesto un voto positivo che prescinda dal progetto, un voto dato senza entrare nel merito del progetto. Non ci dovrebbe neanche importare cosa c’è disegnato in questo progetto. È uno strumento urbanistico ma non c’entra con l’Urbanistica della città.
Perchè questo strumento urbanistico non serve per l’urbanizzazione della città, non è stato pensato per questo.
Serve, o meglio dovrebbe servire, a salvare la più grande azienda rimasta sul nostro territorio: la Lames.
Ci dicono che se lo votiamo, a prescindere dal suo contenuto, salviamo la Lames e i suoi lavoratori,  indifferentemente dal fatto che si parli di 10 appartamenti o di 250.
I proprietari di Lames hanno parlato chiaro: “se il progetto si blocca, se non passa, ce ne andiamo all’estero.”

Regione e Provincia difronte a questa minaccia sono scattate sull’attenti e hanno detto: “Certo dott. Pellegri. Lei presenti un progetto che le dia il ritorno di cui ha bisogno e noi le daremo tutte le autorizzazioni con celerità!” . Come dire: “Non ci interessa neanche sapere cosa c’è scritto su quel progetto, se serve per salvare la Lames!”

E Lames il progetto in un batter d’occhio lo ha prodotto. E poi ha detto ai consilieri comunali: “approvatelo in fretta: entro luglio, senza guardarlo!”

Io l’ho guardato, anche se sapevo che non dovevo. E lo hanno guardato anche altri in città.
Una cementificazione impressionante inserita in un territorio che in modo molto evidente non ha le infrastrutture per sopportarlo: strade, parcheggi, fognature, impianti non sono adeguati a sopportare l’impatto con questa colata di cemento e con le 1000 persone che verrebbero ad abitarvi.

E allora mi sono chiesto, insieme agli amici di Partecipattiva: ma serve veramente per salvare la Lames? 
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