Il 17 agosto su “Il Sole 24 ORE” è uscito un articolo che descriveva come, a causa della recessione, le grandi metropoli americane siano costrette a correre ai ripari e tirare la cinghia. A Chicago per un giorno tutti i servizi pubblici della città, dalla raccolta dei rifiuti alle biblioteche, sono stati sospesi per risparmiare sui costi degli stipendi pubblici e per cercare di limitare la bancarotta in cui versa la “windy city”. Non solo, il comune ha chiesto a tutti i lavoratori non sindacalizzati di prendere qualche giorno di ferie non pagate per contribuire a risanare il bilancio. Ancora una volta “il conto”, ossia la montagna di dollari che il governo americano ha sborsato per impedire che le banche fallissero, lo pagano i più deboli, ossia i fruitori di quei servizi che i comuni non hanno più denaro per assicurare.
E’ così lontana l’America? Continua a leggere
Comuni ricicloni? Le percentuali sono ancora basse.
È di questi giorni la notizia che “la città di Chiavari si pone con la percentuale del 36,38 di raccolta differenziata in vetta alla classifica dei comuni ricicloni del Tigullio, migliorando rispetto ai dati dell’anno scorso con uno 0,67%. Seguono nella classifica tutta locale Moneglia (33,47%), Santa Margherita Ligure (31,88%) e Camogli (30,23%).” (vedi articolo pubblicato da menabonews.it)
Se da un lato dobbiamo complimentarci con i cittadini che praticano la raccolta differenziata consentendo di raggiungere questi risultati, dall’altro non possiamo dimenticare che la normativa regionale impone alle amministrazioni comunali di raggiungere ben altri traguardi. Addirittura per il 2012 si dovrebbe arrivare al 65%!
L’incremento che ha avuto Chiavari rispetto all’anno precedente è stato solo dello 0,67%.
Cosa ci dice questo dato? Che a questo ritmo ci vorranno circa 42 anni per arrivare al 65%!
Non solo. Ci dice qualcosa di ancora peggiore. Un aumento così irrisorio ci dice che si è quasi raggiunto il massimo possibile di raccolta differenziata con il sistema di raccolta di rifiuti attualmente utilizzato, sistema che si basa esclusivamente sulla “buona volontà” dei cittadini. Continua a leggere
Una città per la famiglia
Pubblichiamo, in questa presentazione che AFI Tigullio ha preparato apposta per Partecipattiva, un insieme di proposte innovative.
Nella prima parte troverete una breve analisi della situazione delle politiche per la famiglia in Italia, e nella seconda un insieme di proposte basate su esperienze di eccellenza in Italia. Il punto importante è che, nonostante sia essenziale lavorare a livello nazionale, nel locale è possibile mettere in atto proposte rivoluzionarie.
Partecipattiva ha attivato un gruppo di lavoro su questi temi, per portare alcune proposte alle amministrazioni di Chiavari e di Cogorno. E le tue proposte?
Corso di autocostruzione solare
Il 5 ed il 6 settembre si terrà nel comune di Ne un corso di autocostruzione di un impianto solare termico.
Il taglio del corso è sia informativo che formativo, sia tecnico-pratico che tecnico-progettuale. Tutte le figure professionali e non che si sentono interessate all’argomento possono trovare interessante ciò che viene realizzato in quei due giorni.
Il volantino del corso si può scaricare da qui, maggiori informazioni si trovano qui e qui.
Razzismo di stato?
Il cosiddetto “pacchetto sicurezza“, entrato in vigore sabato scorso, contiene un insieme di norme che hanno riaperto il dibattito sull’esistenza o meno di una forma di razzismo di stato. Continua a leggere
A proposito di servizio idrico
Riceviamo e pubblichiamo:
“Cari amici, venerdi scorso l’ATO di Genova ha riaffidato il servizio Idrico a Iride per 25 anni, su una bozza di nuovo piano d’ambito, con lavori fino a 25 anni, comunicato ai Sindaci il 31
luglio. Ovviamente non c’è stata nessuna consultazione con le organizzazioni, nè possibilità di dibattito nei Consigli Comunali. Continua a leggere
Ridurre l’uso dei sacchetti di plastica
Come si fa a ridurre la produzione dei rifiuti? La cosa più importante, prima ancora della raccolta differenziata, è l’eliminazione all’origine.
Ecco una semplice idea in questo senso: andare a fare la spesa con borse di stoffa o di altro materiale duraturo, in modo da non aver bisogno dei sacchetti di plastica. Guardate questa presentazione per avere qualche ragione in più per farlo 🙂
Altre proposte in questo senso?

