Nel numero del 24 settembre 2009 di Panorama, Laura Maragnani firma un articolo dal titolo “Riscuoti i soldi e scappa”, relativo al ‘colosso’ delle riscossioni Tributi Italia Spa, avente sede amministrativa a Caperana, in via Parma, 356.
Dall’articolo emerge che Tributi Italia lavora per oltre 500 comuni. Con decine di questi ha costituito le cosiddette ‘società miste’ (pubblico-private), attraverso le quali riscuote anche ICI e TARSU, imposta e tassa che costituiscono le maggiori entrate degli enti per fronteggiare la spesa corrente.
Centinaia di questi comuni hanno segnalato al ministero il mancato versamento delle somme riscosse dalla Tributi Italia. Parliamo di oltre 150 MILIONI di Euro. Sull’articolo sono elencati alcuni di questi comuni, quelli ai quali tributi italia deve versare le cifre più consistenti (Bologna, Nettuno, Aprilia, Pomezia), ma tra i comuni creditori ce ne sono molti anche del Tigullio: Chiavari (da delibera di giunta 232.000 euro), Cogorno (secondo l’assessore al bilancio in consiglio comunale: circa 40.000 euro), Rapallo, Neirone…